Il Marocco punta ad affermarsi nel settore delle energie rinnovabili

di claudia
Mauritius - 20% di energia prodotta da fonti rinnovabili

Il re Mohammed VI ha presieduto al Palazzo Reale di Rabat una sessione di lavoro dedicata allo sviluppo delle energie rinnovabili. Questa sessione di lavoro rientra nel quadro del regolare monitoraggio da parte del sovrano degli obiettivi strategici fissati dal Paese nel campo dello sviluppo delle energie rinnovabili su larga scala, in particolare per quanto riguarda l’aumento della quota di queste energie a oltre il 52% del mix elettrico nazionale entro il 2030.

Durante la sessione è stata fatta una presentazione sullo stato di avanzamento del programma di sviluppo delle energie rinnovabili, che mira ad affermare la leadership regionale e globale del Marocco nel settore della transizione energetica.

Con l’obiettivo di rafforzare la sovranità energetica del Paese, di ridurre i costi energetici e di posizionarsi come un’economia senza emissioni di carbonio nei prossimi decenni al fine di attrarre maggiori investimenti nazionali ed esteri in questo settore, il Re ha ordinato l’accelerazione del completamento dei tre progetti di energia solare a Noor-Midelt.

D’altra parte, la crescente competitività delle energie rinnovabili apre prospettive promettenti per il Regno, soprattutto nei settori della desalinizzazione dell’acqua di mare e del promettente settore dell’idrogeno verde e dei suoi usi. Per questo motivo, Mohammed VI ha chiesto l’elaborazione di una proposta nazionale coprendo l’intera catena del valore dell’idrogeno verde in Marocco. Dovrebbe includere, oltre al quadro normativo e istituzionale, un progetto per l’infrastruttura necessaria.

Alla sessione di lavoro hanno partecipato il consigliere del re, Fouad Ali el-Himma, il ministro dell’Interno, Abdel-Wafi Laftit, la ministra dell’Economia e delle Finanze, Nadia Fattah,  la ministra della Transizione Energetica e dello Sviluppo Sostenibile, Leila Benali, e il direttore generale dell’Ufficio Nazionale per l’elettricità e l’acqua potabile, Abdel-Rahim al-Hafzi.

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