Guinea, giornata elettorale nella calma

di Celine Camoin

Si è svolta nella calma la giornata elettorale che ha visto, ieri, il popolo di Guinea convocato alle urne per l’elezione del presidente della Repubblica. Nonostante il clima di tensione che ha caratterizzato la preparazione di questo appuntamento, non sono da deplorare episodi di violenza, bensì alcune anomalie e irregolarità segnalate in alcuni seggi.

Tra i 12 candidati in lizza, spicca il duello tra il presidente uscente Alpha Condé e il suo grande rivale politico Cellou Dalein Diallo. Entrambi si dicono convinti di essere il prossimo vincitore. L’oppositore, capofila dell’Unione delle forze democratiche di Guinea, ha accusato l’82enne Condé di aver orchestrato brogli per ottenere la vittoria a tutti i costi.

Suscita grande dibattito, infatti, la decisione di Condé di candidarsi per un terzo mandato consecutivo. Una possibilità resa possibile grazie al referendum costituzionale del 22 marzo, a sua volta contestato. I movimenti della società civile e dell’opposizione che hanno protestato contro gli emendamenti e contro un terzo mandato, hanno preannunciato che non riconosceranno la vittoria di Condé. Nelle scorse settimane, il divieto di manifestare imposto dalle autorità aveva convinto i leader della protesta a non scendere in piazza, nel timore di repressioni.

Lo spoglio delle schede elettorali è iniziato già ieri sera, dopo la chiusura dei seggi. Il timore di possibili scintille si è spostato verso l’annuncio dei risultati.

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