Guinea Equatoriale: morti in carcere, l’Ue condanna il regime

di claudia

Il Parlamento Europeo ha approvato ieri una risoluzione in cui ritiene responsabile “il regime dittatoriale equatoguineano” della morte di Julio Obama, dissidente e attivista, cittadino spagnolo e guineano, morto in custodia cautelare.

I deputati europei chiedono la liberazione di altri tre membri di un partito di opposizione esortano la Guinea Equatoriale a cooperare pienamente con le autorità giudiziarie spagnole e condannano fermamente “la persecuzione politica sistemica del regime dittatoriale e la barbara repressione degli oppositori politici e dei difensori dei diritti umani”. La delibera è stata adottata con 518 voti favorevoli, 6 contrari e 19 astenuti.

Julio Obama Mefuman, 51 anni, è morto mentre era detenuto in Guinea Equatoriale: oppositore del regime di Teodoro Obiang Nguema Mbasogo, si trovava in carcere nella parte continentale della Guinea Equatoriale dal 2020. L’uomo è morto in un ospedale di Mongomo, dove era stato ricoverato. Il quotidiano spagnolo El País scrisse che “Obama è stato rapito e torturato da alti funzionari di questo Paese, secondo un’indagine giudiziaria del Tribunale nazionale”. Il partito politico di Obama, il Movimento per la liberazione della Guinea Equatoriale, disse in una nota che Obama era morto a causa delle torture subite esortando il governo spagnolo a interrompere le relazioni con la Guinea.

Il 15 novembre 2019 quattro oppositori al regime di Obiang, tutti residenti in Spagna e due dei quali erano cittadini europei e spagnoli, Feliciano Efa Mangue e Julio Obama Mefuman, furono “dichiarati scomparsi” alcuni giorni dopo il loro arrivo in Sud Sudan, da dove erano stati “rapiti e trasferiti in Guinea Equatoriale”. Efa Mangue e Obama Mefuman furono condannati nel marzo 2020 rispettivamente a 90 e 60 anni di carcere, per aver partecipato a un “tentato colpo di Stato” contro il presidente Obiang nel dicembre 2017. All’inizio di quest’anno, un tribunale nazionale spagnolo ha incriminato tre eminenti politici della Guinea Equatoriale per “terrorismo” e “tortura”: si tratta di Carmelo Ovono Obiang, uno dei figli del leader Teodoro Obiang e capo dei servizi di sicurezza esteri, Nicolas Obama Nichama, capo della sicurezza interna, e Isaac Nguema Endo, direttore generale della sicurezza presidenziale. Un caso simile riguarda Fulgengio Obiang Esono, ingegnere italiano sparito nel nulla durante un viaggio di lavoro in Togo e ricomparso in un tribunale equatoguineano, dove è stato condannato e diverse decine di anni di carcere. 

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