Ghana, la legge omofoba spacca la chiesa anglicana

di claudia
Premio letterario Lambda

I leader della Chiesa nel Regno Unito hanno fortemente criticato i vescovi ghanesi per il loro sostegno alla legge anti-Lgbtq che sarà a breve discussa dal Parlamento ghanese e che potrebbe portare ad un forte inasprimento delle pene nei confronti della comunità Lgbtq e degli attivisti.

Justin Welby, arcivescovo di Canterbury e leader della Chiesa anglicana, Stephen Cottrell, arcivescovo di York, e altri vescovi della Chiesa d’Inghilterra, hanno twittato ieri, in quella che sembra essere una vera e propria campagna di persuasione coordinata, le loro preoccupazioni: il progetto di legge presentato al parlamento del Ghana all’inizio di quest’anno renderebbe un crimine l’essere gay, bisessuale o transgender, o anche solo il difendere i diritti Lgbtq, reati che saranno punibili fino a 10 anni di carcere.

“La maggioranza degli anglicani all’interno della Comunione anglicana globale è impegnata a sostenere sia l’insegnamento tradizionale sul matrimonio sia i diritti di ogni persona, indipendentemente dall’orientamento sessuale, davanti alla legge” si legge in un comunicato stampa pubblicato dall’arcivescovo di Canterbury sul sito ufficiale della Chiesa anglicana del Regno Unito. “Siamo una famiglia globale di chiese ma la missione è la stessa in ogni cultura e Paese: dimostrare, attraverso le azioni e le parole, l’offerta di amore incondizionato di Dio a ogni essere umano attraverso Gesù Cristo”.

In una dichiarazione pubblicata sui social media, Welby si è detto “gravemente preoccupato” e parlerà con l’arcivescovo del Ghana per discutere la risposta della chiesa anglicana nel Paese. Stephen Cottrell, arcivescovo di York, nel suo tweet afferma che la proposta di legge è “scioccante e inaccettabile”. Sarah Mullally, vescovo di Londra e numero 3 nella gerarchia ecclesiastica anglicana, ha affermato che la proposta di legge “deve essere respinta”. Altre preoccupazioni sono state espresse dai tweet dei vescovi di Liverpool, Worcester, Southwark e Norwich. La diocesi di Portsmouth ha rilasciato un comunicato stampa in cui si dice “costernata” dal sostegno al disegno di legge da parte dei vescovi anglicani ghanesi: “Riteniamo che sia una violazione fondamentale dei diritti umani delle persone, che riteniamo porterà alla violenza sponsorizzata dallo stato che minaccerà la vita di coloro che fanno parte della comunità Lgbtq e dei loro amici” si legge.

Il sostegno della chiesa ghanese al disegno di legge è “nato dalla convinzione che la pratica sia non biblica ed empia. Consideriamo Lgbtq un’ingiustizia agli occhi di Dio e quindi faremo tutto ciò che è in nostro potere e mandato per garantire che il disegno di legge si concretizzi”, si legge in una dichiarazione di qualche giorno fa, a sostegno della legge, firmata dall’arcivescovo ghanese Cyril Kobina Ben-Smith.

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