Ghana, giardini botanici

di Valentina Milani

In Ghana, esiste un luogo dove vivono numerose piante provenienti da quello che un tempo era l’impero britannico. Accanto a loro, tantissimi alberi tropicali anche rari incorniciati da vecchi edifici coloniali. Nei pressi di Aburi, tranquilla località che sorge a una cinquantina di chilometri a nord est di Accra, sorgono infatti gli Aburi Botanical Gardens, interessanti giardini botanici.

Creati nel 1890 piantando semini di piante provenienti da tutto l’impero britannico, oggi, anche se non sono particolarmente curati, ospitano una grandissima varietà di alberi tropicali. Davanti agli uffici della direzione si erge un enorme kapok: l’unico albero indigeno che non venne abbattuto dagli inglesi. Questa pianta ha più di 150 anni.

Il territorio prima era occupato da una sanatorio costruito nel 1875 per i funzionari della Gold Coast. Durante il governatorato di William Brandford-Griffith, un missionario di Basilea supervisionò la pulizia della terra intorno al sanatorio per avviare il Dipartimento Botanico. Nel 1890 William Crowther, uno studente del Royal Botanic Gardens, Kew, fu nominato primo curatore del giardino.

I giardini hanno svolto un ruolo chiave per la produzione di cacao nel Sud del Ghana, fornendo piantine di cacao a basso prezzo e informazioni sui metodi di coltivazione scientifica.

Tra le magnifiche piante presenti vi sono numerosi specie speciali da collezione ornamentale: Araucaria spp., Bambusa nana, Brownea grandiceps, Calophyllum mophyllum, Cedrela spp., Delonix regia, Dillenia indica, Elaeocarpus searratus, Enterolobium cyclocarpum , Ficus leprieuri, Garcinia xanthochymus, Murraya exotica, Naulea latifolia.


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