Francia – Sarkozy ancora interrogato sul Libiagate

di Enrico Casale
il presidente francese Nicolas Sarkozy - il presidente francese Nicolas Sarkozy stringe la mano a Muammar al Gheddafi, leader capo di Stato libico

L’ex presidente francese, Nicolas Sarkozy, si è nuovamente presentato alla polizia giudiziaria di Nanterre per essere interrogato in merito alle accuse di finanziamenti libici alla sua campagna del 2007. Lo riferisce il quotidiano «Le Parisien». L’ex inquilino dell’Eliseo, dopo il fermo di ieri, era tornato a casa a Parigi a tarda notte per ripresentarsi stamane agli investigatori. La sua custodia è ripresa alle 8.

I magistrati vogliono conoscere i dettagli del presunto finanziamento libico alla sua campagna elettorale del 2007. Quei fondi che, trasportati in aereo da Tripoli a Parigi, avrebbero permesso a Nicolas Sarkozy di vincere contro la socialista Segolène Royal. Lo scandalo non è nuovo. A rivelare l’esistenza di questi finanziamenti è stato, per la prima volta, Ziad Takieddine. Nell’autunno 2016, a 5 giorni dalle primarie della destra in cui il leader Sarkozy cercava il rilancio in vista delle presidenziali dell’anno successivo, il faccendiere franco-libanese aveva raccontato ai magistrati di aver «trasportato un totale di 5 milioni di euro» in alcune valigie nel corso di tre viaggi fra il novembre 2006 e l’inizio 2007 per un totale tra i 1,5 e 2 milioni di euro.

Di finanziamenti libici all’ex presidente aveva parlato anche il 20 settembre 2012 l’ex direttore dell’intelligence militare libica, Abdallah Senoussi, davanti alla procura generale del Consiglio nazionale di transizione libico. E anche i documenti recuperati dalla giustizia francese dell’ex ministro libico del Petrolio, Choukri Ghanem, morto nel 2012 in circostanze misteriose, fanno riferimento all’esistenza di versamenti di denaro verso Sarkozy. Lo stesso Bechir Saleh, ex finanziere di Gheddafi e uomo incaricato dal rais di curare le relazioni con la Francia, aveva rivelato al quotidiano conservatore che «Gheddafi aveva ammesso di aver finanziato Sarkozy».

Il 7 gennaio Alexandre Djouhri, uomo d’affari francese anche lui al centro dei sospetti finanziamenti libici alla campagna presidenziale del 2007, era stato fermato dalla polizia di Londra su richiesta dei giudici di Parigi all’aeroporto di Heathrow nel quadro di un mandato d’arresto per «frode» e «riciclaggio» e interrogato.

Il rapporto tra Nicolas Sarkozy e Muammar Gheddafi è controverso. Fu il presidente francese a permettere al raiss libico di uscire dall’isolamento diplomatico in cui si trovava da anni intessendo con lui rapporti a partire dal 2005. Ma fu lo stesso capo di Stato transalpino a promuovere l’intervento militare che pose fine al regime della Jamahirya e portò alla morte di Gheddafi. Il possibile finanziamento illecito (cinque milioni in contanti) apre però nuovi squarci sui rapporti tra i due leader politici e i due Stati.

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