Etiopia – L’androide Sophia perde i pezzi. Visita a rischio

di Enrico Casale
Robot-Sophia

Sophia, il famoso robot umanoide progettata dalla Hanson Robotics di Hong Kong, è arrivata in Etiopia, ma senza alcune parti del suo corpo. Una borsa contenente alcuni robot è stata persa all’aeroporto di Francoforte, il che non solo ha portato all’annullamento di una conferenza stampa in programma venerdì nel Museo nazionale etiope nella capitale, Addis Abeba, ma ha anche messo in forse il ricco programma di tre giorni che la vedeva come protagonista.

È saltato infatti anche l’appuntamento il premier etiope Abiy Ahmed che avrebbe dovuto incontrare l’androide in una cena e probabilmente salterà anche la sua presenza al Mcit International Expo, prevista per oggi, sabato. Anche se Getahun Mekuria, ministro della Scienza e della tecnologia dell’Etiopia, ha dichiarato che quest’ultimo appuntamento potrebbe non saltare.

Sophia, oltre all’inglese, parla anche l’amarico, la lingua più diffusa in Etiopia. Getnet Asefa, il manager di Icog Labs, l’azienda di ingegneria dietro la sua programmazione, ha spiegato che  Sophia non è pre-programmata con le risposte, ma usa l’apprendimento automatico e risponde leggendo le espressioni delle persone. Ha conquistato grande fama dopo essere diventato il primo robot a ottenere la cittadinanza di un Paese (Arabia Saudita).

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