Egitto – Daesh attacca Hurghada: un morto e quattro feriti

di Enrico Casale
miliziano dell'isis

Solo con armi da taglio secondo il ministero dell’Interno, o addirittura con cinture esplosive portate da jihadisti del Daesh con tanto di bandiera nera come sostengono diversi media: comunque sia andata, il turismo egiziano è stato di nuovo colpito dal terrorismo. L’obiettivo stavolta è stato un hotel di Hurghada, la perla balneare egiziana sulla costa continentale del Mar rosso, e il bilancio fornito in serata dalle autorità è di tre turisti feriti e ricoverati. Sul fronte degli attentatori, si contano un morto e un ferito grave.
“Sconosciuti si sono infiltrati venerdì sera nell’Hotel Bella Vista di Hurghada attraverso il ristorante che dà sulla strada e hanno minacciato gli ospiti dell’hotel con armi bianche”, ha annunciato un portavoce del ministero. Ad essere feriti nel tentativo di fuggire sono stati due turisti di nazionalità austriaca e uno svedese, ha precisato il portavoce anche se un media autorevole come Al Ahram avverte che il bilancio dovrà essere precisato. Le forze di sicurezza comunque sono riuscita a respingere l’attacco, uccidendo un assalitore identificato come Mohamed Hassan Mohamed Mahfouz (uno studente di 22 anni di Giza, al Cairo). Su Facebook la polizia ha rivelato che i due terroristi avevano anche una pistola finta. Molto diversa invece la ricostruzione dei media, tra cui Al Arabiya, secondo i quali uno degli assalitori del resort aveva una cintura esplosiva, fatta brillare dalle forze di sicurezza (secondo altri media le cinture erano due, circostanza negata dalla polizia secondo quanto riferisce il sito Egyptian Streets) Ancora in tarda serata nessun gruppo terroristico, neanche quello affiliato all’Isis e attivo nel nord del Sinai, aveva rivendicato l’attacco. La Bbc in arabo però ha citato testimoni secondo i quali i terroristi urlavano “Allahu akbar” e avevano la bandiera nera dell’Isis, quella con la scritta bianca che riproduce la Shahada, la professione di fede in Allah e Maometto. Oltre ai due neutralizzati, ci sarebbe anche un terzo uomo riuscito a fuggire per mare, da dove sarebbe venuto il commando (come a Sousse): ma anche questa circostanza è stata negata dalla polizia.
L’hotel a quattro stelle con ampia piscina circondata da camere in edifici a più piani si trova alla fine del lungomare Sheraton Road ed è noto per essere frequentato quasi esclusivamente da turisti del Nord Europa e dalla Russia. All’Ansa risulta che non siano stati coinvolti italiani. Il turismo egiziano – la cui immagine il governo Sisi sta disperatamente cercando di tutelare dopo l’abbattimento a ottobre dell’aereo russo con un bilancio di 224 morti- torna dunque ad essere al centro di notizie allarmanti. Proprio stamattina il network di propaganda dell’Isis Amaq News aveva rivendicato gli spari di ieri contro un bus di turisti israeliani nei pressi delle Piramidi a Giza. E oggi il ministro del Turismo egiziano Hisham Zaazou sarà a Hurghada per visitare i turisti feriti. Già in flessione a 7,2 miliardi di dollari rispetto ai picchi pre-rivoluzione (12,5 miliardi) del 2010, i proventi del settore turistico egiziano dovrebbero diminuire nel 2015 del 10%, aveva previsto il mese scorso lo stesso Zaazou. Solo a causa dell’attentato di Sharm, il paese sta andando incontro a perdite da 240 milioni di euro al mese, aveva notato il ministro.
(09/01/2016 Fonte: Ansa)

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