Covid-19, l’Egitto teme la terza ondata

di Enrico Casale
covid marocco

In Egitto, la seconda ondata di Covid-19 in Egitto è terminata, ma si teme che il Paese possa essere esposto a una terza ondata ad aprile. Lo ha dichiarato ai media locali un funzionario del ministero della Salute che ha sostenuto che il Paese si sta preparando per la terza ondata, che coinciderà con il mese del Ramadan.

Ashraf Hatem, membro del Comitato supremo per i virus respiratori affiliato al ministero dell’Istruzione superiore e della ricerca scientifica e responsabile del Comitato sanitario, ha affermato che il tasso giornaliero di infezioni da coronavirus registrato è in continuo calo.

Ma ha aggiunto che le persone dovevano continuare a seguire tutte le misure precauzionali, soprattutto perché alcuni Paesi europei e gli Stati Uniti hanno registrato una terza ondata solo un mese e mezzo dopo che i tassi di infezione della seconda ondata avevano iniziato a diminuire.

Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, l’Egitto ha finora registrato 172.000 casi con 9.857 morti. Le autorità sanitarie egiziane hanno iniziato a vaccinare le persone contro il coronavirus a fine gennaio. Il Paese ha ricevuto il suo primo lotto di vaccino cinese Sinopharm e le prime dosi sono state somministrate agli operatori sanitari in un ospedale nella provincia nord-orientale di Ismailia. Secondo il programma nazionale di vaccinazione le dosi saranno prima inoculate agli operatori sanitari negli ospedali di quarantena e in altri ospedali poi agli anziani, ai pazienti cronici e infine al resto della popolazione. Il ministero della Salute ha dichiarato di essere in grado di immagazzinare 140 milioni di dosi di vaccino.

Condividi

Altre letture correlate: