Covid-19 | Etiopia, l’appello di Abiy Ahmed

di AFRICA
Abiy Ahmed

Il Primo Ministro etiope Abiy Ahmed ha fatto appello ai Paesi del G20 affinché sostengano le economie africane rese vulnerabili dal coronavirus, alleggeriscano il debito e preparino un piano di aiuti finanziari urgenti del valore di 150 miliardi di dollari. La pandemia «è una minaccia esistenziale per le economie dei Paesi africani», si legge in un comunicato del Primo Ministro etiope, riportato dalla France Presse. Abiy ha poi aggiunto che l’Etiopia sta lavorando in concerto con gli altri Paesi africani per presentare ufficialmente questa richiesta di aiuto. La proposta, strutturata in 3 punti, prevede un pacchetto per l’emergenza finanziaria da 150 miliardi dollari, un pacchetto per l’emergenza sanitaria per l’Africa e un pacchetto per la cancellazione e la ristrutturazione del debito.

Nel comunicato stampa dell’Ufficio della Presidenza, Ahmed sostiene che «il Covid-19 rappresenta una minaccia per le economie del continente africano che, fragili e vulnerabili anche nei momenti migliori, subiranno una forte scossa dopo questa crisi. Il netto calo delle esportazioni, l’interruzione delle catene di mercato e l’improvvisa sospensione dei viaggi e del turismo – e nel caso dell’Etiopia, l’impatto sull’Ethiopian Airlines, che conta per circa due terzi delle entrate del Paese per i suoi servizi di esportazione – porteranno sicuramente il caos». La nota della Presidenza del Consiglio prosegue sottolineando che la capacità dell’Africa di prendere perfino misure modeste, di iniettare liquidità e di sostenere aziende e lavoratori è ulteriormente ostacolata dal carico pesante del debito, il cui pagamento costerebbe a molti Paesi più delle loro spese annuali per la sanità.

Per il Premier etiope queste sfide non possono essere affrontate in maniera «adeguata attraverso scelte politiche e misure prese dai singoli Paesi – riporta Afp – ma richiedono una risposta globale coordinata. Proprio come il virus non conosce confini, anche le nostre risposte non dovrebbero averne».

(Agi)

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