Osservando il francobollo chiamato a festeggiare il mezzo secolo dei rapporti diplomatici tra Santa Sede e Costa DāAvorio verrebbe da pensare che in Vaticano sia stata adottata la lingua francese, come suggerirebbe la scritta “CitĆ© du Vaticano”, e come valuta il franco CFA.

In realtĆ si tratta di un pasticcio della Costa DāAvorio che, in occasione di questa emissione congiunta, si ĆØ semplicemente limitata a tradurre le scritte presenti sullāanalogo francobollo vaticano, raffigurante papa Francesco, il presidente avoriano Alassane Dramane Ouattara e al centro la contestata basilica di Nostra Signora della Pace di Yamoussoukro, ignorando che lāUnione postale universale impone il nome del Paese emittente, scritto nella lingua nazionale del Paese emittente stesso. Lāirritazione di Poste Vaticane Filatelia, messe di fonte al fatto compiuto, ĆØ stata evidente, vista la sospensione, poi cancellata, del francobollo della Costa DāAvorio. Impeccabile, invece, la versione vaticana dello stesso francobollo.
(Danilo Bogoni)