Coopera: Sereni, un’occasione per far conoscere l’impegno dell’Italia

di AFRICA

“Coopera sarà un’occasione per far conoscere le tante buone iniziative che stiamo costruendo grazie all’impegno delle istituzioni e della società civile italiana, grazie alla capacità di promuovere partenariati paritari e proficui con i Paesi nostri partner e alla collaborazione con l’Unione Europea e il sistema delle Nazioni Unite”. Così, in un suo messaggio, la vice ministra degli Esteri con delega alla cooperazione internazionale, Marina Sereni, ha sottolineato la rilevanza della seconda Conferenza nazionale della cooperazione internazionale allo sviluppo, in programma all’Auditorium della Conciliazione di Roma il 23 e 24 giugno. L’appuntamento sarà anche l’occasione “per confrontarci sul futuro, sulle criticità da superare e sui miglioramenti che possiamo, tutti insieme, realizzare” ha detto Sereni.

Invitando tutti i soggetti che operano nella cooperazione e il pubblico a partecipare, la vice ministra ha anche evidenziato alcuni punti fermi che saranno al centro di Coopera. La cooperazione italiana allo sviluppo “è una componente essenziale della proiezione internazionale del nostro Paese, soprattutto nelle aree più difficili del mondo” ha ricordato nel suo messaggio.

“In Italia ci sono migliaia di persone che ogni giorno dedicano le loro competenze e la loro passione a realizzare progetti nei Paesi a più basso reddito, per l’educazione delle bambine e dei bambini, per combattere la fame e promuovere sistemi agroalimentari sostenibili, per sconfiggere la pandemia e rafforzare i servizi sanitari, per la formazione professionale, per le energie rinnovabili, per l’accesso al credito di donne e giovani” ha aggiunto.

“La nostra cooperazione è presente in tutte le situazioni di emergenza umanitaria, per portare aiuti, alimenti, medicinali, protezione nelle zone colpite dalle guerre, dalle catastrofi naturali, dalla violenza” ha sottolineato la vice ministra. “Le risorse dell’Aiuto pubblico allo sviluppo del nostro bilancio pubblico – ha continuato – servono per ridurre le diseguaglianze, per mitigare l’impatto della crisi climatica, per sostenere l’empowerment delle donne, per proteggere i bambini, per combattere le pandemie, per prevenire le guerre e sostenere processi di pace e riconciliazione, in ultima analisi per essere tutti più sicuri”.

In particolare oggi, “di fronte alle diseguaglianze, alle inquietudini e alle lacerazioni del mondo in cui viviamo, siamo chiamati a raddoppiare i nostri sforzi, anche aumentando gradualmente le risorse per la cooperazione allo sviluppo per raggiungere l’impegno internazionale dello 0,7% del Pil da destinare all’Aiuto pubblico allo sviluppo” ha detto Sereni.

Coopera vedrà riuniti per due giorni a Roma tutti i protagonisti della Cooperazione Italiana e a dare la misura dell’importanza dell’evento è la presenza del Capo dello Stato Sergio Mattarella che aprirà i lavori dei Panel e dei numerosi eventi collaterali.

Oltre alle conferenze principali, la due giorni sarà caratterizzata dai Coopera Talk, interventi rapidi e incisivi che apriranno e chiuderanno i panel principali, focalizzandosi su esperienze, idee e protagonisti più specifici. Diversi poi i Side Events che spazieranno dal ruolo delle religioni nel raggiungimento dell’Agenda 2030 all’Impact Financing, passando per la Coerenza delle Politiche di sviluppo e il ruolo del settore privato. La sera del 23 poi si apriranno le porte del Coopera Village con uno spettacolo musicale negli splendidi giardini di Castel Sant’Angelo.

Per maggiori informazioni sul programma e sulle modalità di partecipazione, cliccare qui.

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