Burkina Faso: Traoré rinuncia allo stipendio da presidente, i ministri abbassano il proprio

di claudia
Ibrahim Traoré

Il presidente della transizione in Burkina Faso, il capitano Ibrahim Traoré, ha deciso di rinunciare al suo stipendio di capo di Stato e di mantenere quello di capitano dell’esercito burkinabé. Lo ha annunciato il portavoce del governo Jean Emmanuel Ouédraogo. Anche  i ministri burkinabé, che ad aprile avevano ricevuto un aumento di stipendio che fissava i loro compensi a più di 2 milioni di franchi Cfa (oltre tremila euro), hanno deciso di abbassarli

“Il presidente della transizione, il capitano Ibrahim Traore, ha deciso di mantenere solo il suo stipendio di capitano”, ha detto Ouédraogo al termine del Consiglio dei ministri, aggiungendo che il capo dello Stato ha preso questa decisione per “mostrare lo spirito di sacrificio che deve abitare ciascuno dei burkinabè nella situazione attuale del nostro Paese”. Il portavoce ha spiegato che durante il Consiglio dei ministri, il governo ha adottato un decreto sulla remunerazione del Capo dello Stato, del primo ministro, dei presidenti delle istituzioni e dei membri del governo.

“Il Consiglio dei ministri ha deciso di abrogare il decreto dell’aprile aprile 2022”, emanato dal tenente colonnello Paul-Henri Sandaogo Damiba, ex presidente della transizione, che aumentava gli stipendi del presidente e dei membri del governo. L’abrogazione di questo decreto segna il ritorno alle disposizioni del decreto del 2008, che fissava gli stipendi dei membri del governo tra 1.155.000 franchi Cfa (1.800 dollari) e 1.205.000 franchi Cfa (1.900 dollari).

Il 30 settembre scorso, otto mesi dopo aver deposto il presidente Roch Marc Christian Kaboré, giudicato “inefficace” nella gestione della sicurezza, il tenente colonnello Paul-Henri Sandaogo Damiba è stato a sua volta rovesciato da un gruppo di soldati guidati dal capitano Ibrahim Traoré. Il capitano Traoré e i suoi uomini avevano spiegato il licenziamento di Damiba con le scelte “azzardate” di quest’ultimo, che hanno “progressivamente” indebolito il sistema di sicurezza del Burkina Faso di fronte agli attacchi terroristici.

Il 34enne Traore sta guidando una transizione politica di 21 mesi, a partire dal 2 ottobre, secondo la carta di transizione, che specifica che il capitano non è eleggibile per le elezioni presidenziali che si terranno nel 2024. Martedì il presidente della transizione ha proceduto a una vasta riorganizzazione dell’esercito con la creazione di tre nuove regioni militari, portando il numero delle regioni militari a sei; la creazione di una nuova regione aerea, portando il numero delle regioni militari aeree a due; e la creazione di sei legioni di gendarmeria e sei gruppi di forze.

A fine ottobre, Traoré aveva già lanciato il reclutamento di 50.000 combattenti volontari per la difesa della patria (Vdp, ausiliari dell’esercito) per sostenere l’esercito nella lotta contro il terrorismo. 

Anche i ministri burkinabé che ad aprile avevano ricevuto un aumento di stipendio che fissava i loro compensi a più di 2 milioni di franchi Cfa (oltre tremila euro), hanno deciso di abbassarli nuovamente tra 1.155.000 e 1.205.000 franchi Cfa, in conformità con il decreto del 2008. Lo ha annunciato ieri il Consiglio dei ministri.

Inoltre, i ministri hanno deciso di destinare il 50% dei loro stipendi di novembre al Fondo di solidarietà nazionale a favore delle persone in difficoltà, in particolare degli sfollati interni, ha riferito la Presidenza del Burkina Faso.

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