Burkina Faso: governo protesta contro media francesi

di AFRICA
bandiera del burkina faso

Il governo del Burkina Faso ha protestato formalmente e ufficialmente contro le “dichiarazioni false” di Radio France Internationale (Rfi) e Jeune Afrique, condannando “il trattamento cavilloso e leggero” riservato dai due media francesi al reclutamento di 50.000 combattenti volontari per la difesa del Paese (Vdp, ausiliari dell’esercito) nell’ambito della lotta al terrorismo.

Il portavoce del governo burkinabé, Jean Emmanuel Ouédraogo, ha spiegato nella nota che nella sua rassegna stampa africana di mercoledì mattina, Radio France Internationale (Rfi) ha trasmesso un articolo di Jeune Afrique (Ja) intitolato “Burkina Faso: Cinque domande per capire il reclutamento massiccio dei Vdp” e che nei loro commenti e citando Ja, i giornalisti di Rfi hanno sostenuto che: “mentre i gruppi di autodifesa e i Vdp reclutano principalmente dalla comunità Mossi, i gruppi jihadisti attingono in gran parte dalla comunità Peule”.

Il governo del Burkina Faso protesta contro queste affermazioni “false e infondate”, ha scritto Ouédraogo, sottolineando che le autorità burkinabé sono “particolarmente indignate dalle affermazioni tendenziose del giornalista di Rfi, che, nella conclusione di questa rassegna stampa, ha ritenuto che ci sia “abbastanza per alimentare le esazioni etniche locali e generare un ciclo di violenza e di rappresaglie senza fine”.

Il governo si è detto dispiaciuto che questa “notizia fittizia, frutto dell’immaginazione delle redazioni di questi due media, sia stata pubblicata e trasmessa con tutte le conseguenze che ciò può comportare”.

Nel ricordare ai giornalisti di Rfi e Ja “il dovere della verità nel riportare i fatti”, il governo ha affermato che questa vasta operazione di reclutamento di volontari è sostenuta dalla “mobilitazione del nostro popolo, unito nella sua diversità e impegnato ad assumere pienamente il proprio destino e la propria sovranità”.

“Il governo condanna fermamente il trattamento superficiale e leggero riservato a questo argomento sui Vdp e ribadisce il suo attaccamento al diritto del pubblico all’informazione, alla libertà di stampa e alla libera espressione delle opinioni, nel rispetto dell’etica e della condotta professionale dei giornalisti”, ha concluso il portavoce.

La situazione della sicurezza in Burkina Faso è segnata da attacchi terroristici dal 2015 in diverse regioni del Paese, che hanno causato numerose vittime e migliaia di sfollati interni, mentre più del 40% del territorio è fuori dal controllo dello Stato, secondo i dati ufficiali. Inoltre, al 7 ottobre, il Paese aveva 4.609 scuole chiuse a causa del terrorismo, secondo il Ministero dell’Istruzione.

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