Bongo torna in carica, ma il Gabon è cambiato

di Enrico Casale
ali bongo
Jean Ping, il leader dell'opposizione gabonese

Jean Ping, il leader dell’opposizione gabonese

Ali Bongo Ondiba ha giurato ed è entrato in carica. La dinastia dei Bongo continua così a governare il Gabon. Il padre, Omar, ha dominato il Gabon dal 1967 al 2009. Alla sua morte, gli è subentrato Ali che, dopo, un primo mandato come Presidente, è stato rieletto il 27 agosto alla massima carica dello Stato. Va detto che i risultati elettorali sono stati fortemente contestati sia dal suo avversario, Jean Ping, sia dalla comunità internazionale (la Francia, ex potenza coloniale, in testa). Neanche il riconteggio e la sentenza della Corte costituzionale di Libreville che hanno validato le elezioni hanno spazzato i dubbi su possibili brogli. Il risicato vantaggio di Bongo su Ping (poco più di cinquemila voti) è sospetto e si teme che il Governo o forze vicino a esse abbiano truccato i risultati di alcune province.

Ali Bongo, come il padre Omar, governerà su un Paese che, grazie alle risorse petrolifere gode di un livello di benessere superiore alle nazioni confinanti. L’economia gabonese gode di una crescita elevata (intorno al 4%) e un livello relativamente basso di disoccupazione. La famiglia Bongo è riuscita poi a mantenere la pace sociale attraverso un sistema che prevede la cooptazione nei meccanismi di potere dei leader dell’opposizione e una attenta distribuzione delle rendite petrolifere.

Omar Bongo, padre di Ali, ha governato il Gabon dal 1967 al 2009

Omar Bongo, padre di Ali, ha governato il Gabon dal 1967 al 2009

Questo sistema, però, rischia di incepparsi. I giacimenti petroliferi stanno progressivamente impoverendosi. Questo sta portando a un graduale calo delle rendite e quindi del «lubrificante» che faceva girare l’apparato statale. Negli anni, i Governi non hanno creato alternative nel settore primario o nell’industria. Il Paese rischia così di avvitarsi in una spirale recessiva senza fondo. E ciò potrebbe sfociare in forti tensioni. Si è assistito a un’anteprima di quanto potrebbe accadere già nel corso di questa tornata elettorale. L’annuncio della vittoria di Bongo ha infatti scatenato le opposizioni che sono scese in strada. I violenti scontri sono culminati nella morte di almeno 50 persone, secondo quanto denuncia l’opposizione. Da qui la preoccupazione della comunità internazionale.

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