Benin, i sei pilastri del Paese secondo la Banca africana di sviluppo

di claudia

La Banca africana di sviluppo (Afdb) ha individuato sei pilastri principali alla base del nuovo modello di crescita e sviluppo del Benin. Lo riporta la stessa Afdb in un comunicato stampa, in cui si chiarisce che il rating della Country Diagnostic Note di Afdb fissa, in primo luogo, lo sviluppo del capitale umano per una maggiore produttività: al fine di creare una dinamica positiva, guidata da una forza lavoro qualificata e competente, il documento della Banca invita il Benin a intensificare gli investimenti nell’istruzione, nella formazione tecnica e professionale.

Lo sviluppo delle filiere agricole e industriali costituisce il secondo pilastro del modello. Si tratta di aggiungere valore alle materie prime agricole e garantire lo sviluppo delle catene del valore. L’industria alimentare, con la promozione di ananas, anacardi, igname e mais, è stata identificata come il primo settore in crescita a promuovere lo sviluppo delle catene del valore.

Le riforme dovrebbero estendersi anche al proseguimento della creazione di zone agroindustriali speciali (agropoli integrati).

Il terzo pilastro riguarda lo sviluppo delle infrastrutture per sostenere la competitività attraverso investimenti pubblici efficaci. Secondo il documento della Banca, il governo beninese dovrebbe non solo mantenere lo slancio per il finanziamento degli investimenti pubblici, iniziato negli ultimi anni, ma anche assicurarne il miglioramento della qualità. L’infrastruttura migliora la competitività settoriale e complessiva dell’economia attraverso il meccanismo degli effetti moltiplicatori sul resto dell’economia, ma anche quello degli effetti di spillover e di incentivazione sugli investimenti privati.

Migliorare il contesto imprenditoriale per lo sviluppo del settore privato è invece il quarto pilastro del nuovo modello di crescita e sviluppo. Per sviluppare il settore privato beninese, sarà necessario in particolare rafforzare le riforme dell’amministrazione doganale e fiscale; migliorare la competitività del porto di Cotonou; sviluppare la piattaforma aeroportuale di Glo djigbé e l’adiacente Zona Economica Speciale e rafforzare l’offerta di produzione agricola e la promozione delle esportazioni.

Grazie alla sua posizione geografica, il Benin è un hub commerciale e una piattaforma di servizi logistici che può beneficiare delle opportunità di integrazione nell’Africa occidentale e nell’Area di libero scambio continentale africana. Da questo punto di vista, l’implementazione di una moneta unica nell’area Ecowas e l’operatività dell’area di libero scambio possono rivelarsi strumenti che promuovono la trasformazione strutturale dell’economia. “Diversificare l’export e promuovere l’integrazione regionale” è dunque il penultimo pilastro del nuovo modello di crescita e sviluppo del Paese.

Per il Benin, infine, si tratterà di rafforzare i meccanismi di redistribuzione della ricchezza per una crescita inclusiva, cosa che costituisce l’ultimo pilastro.

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