A Milano una conferenza dedicata alla produzione di caffè

di claudia
caffè

Il caffè è il primo prodotto agricolo commerciato al mondo, anche prima del grano, e la seconda materia prima, superata solo dal petrolio, negli scambi globali. Basterebbero questi due dati a spiegare perché Africa e Affari e la Fondazione E4Impact, insieme ad Ethiopian Airlines e all’Aics, hanno deciso di organizzare domani dalle 15 alle 17 presso la scuola Altis dell’Università Cattolica via San Vittore 18 a Milano una conferenza dedicata al rapporto tra Italia e Africa proprio in merito al caffè.

La produzione di caffè impiega circa 100 milioni di famiglie nel mondo per un giro d’affari di quasi 200 miliardi di dollari. La metà dei 54 Paesi che producono questo prodotto si trovano in Africa e due di loro, Etiopia ed Uganda, figurano tra i primi 10 produttori al mondo. L’Italia, che conta due grandi gruppi (Lavazza e Segafredo) tra le prime 10 aziende al mondo del caffè, è spesso uno dei principali partner dei paesi africani in materia di caffè. Ma sono ancora moltissimi i margini perchè questa relazione speciale possa crescere e migliorare, grazie alla necessità di accorciare la filiera e alla richiesta dei consumatori di caffè certificati e sostenibili.

A parlare di questi temi saranno alcuni dei protagonisti assoluti del settore. A cominciare da Mario Cerutti, Chief Institutional Relations & Sustainability Officer presso Lavazza Group (ma anche con importanti ruoli dirigenziali nelle principali associazioni del caffè mondiali), che racconterà l’esperienza di un grande gruppo. A fianco a uno dei colossi mondiali verrà poi raccontata la storia di Joseph Nkandu, che, con la sua associazione Nucafe, coordina il lavoro di 1,5 milioni di produttori di caffè in Uganda, e la relazione speciale costruita con Marco Dalla Ragione dell’azienda Caffè River SpA. Dopo il focus dedicato al settore privato, l’incontro affronterà i temi di sostenibilità sociale e ambientale del caffè, un aspetto fondamentale considerando che, soprattutto in Africa, la produzione è in mano a piccoli proprietari a cui arriva meno del 5% del valore del caffè prodotto e che spesso restano schiacciati tra intermediari e istituzioni da migliorare.

A fare il punto su questi aspetti e sulle attività messe in campo dall’Italia, saranno Giulio Di Pinto dell’ufficio di Nairobi dell’Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo (Aics) e Frank Cinque, direttore della Fondazione E4Impact. Matteo Masini dell’Agenzia Ice presenterà, invece, un nuovo progetto per collegare la filiera di produzione di alcuni paesi africani a quella della trasformazione italiana, coordinando la presenza africana ad una delle principali fiere di settore il Sigep di Rimini. Seguiranno poi gli interventi di Paul Renda, Ceo Miller Group e Co-Founder Spartan Tech, e di Valerio Domenici, responsabile Africa Case-IH (Gruppo Cnh), che presenteranno nuove tecnologie (blockchain) e nuove macchine a sostegno della filiera produttiva. La partecipazione all’incontro è gratuita.

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