28/11/13 – Centrafrica – Attesa per i militari francesi; timori per violenze e rappresaglie

di AFRICA

 

Mentre si è in attesa dei militari francesi, in Centrafrica la situazione resta confusa e segnata da caos e violenze. Secondo fonti locali di InfoAfrica – anonime per motivi di sicurezza – il quadro appare incerto soprattutto all’interno del paese dove l’assenza di forze internazionali e di informazioni facilitano un clima di violenze generale instaurato con l’arrivo dei ribelli della Seleka.

“A Bangui – riferiscono queste fonti gli abusi sono all’ordine del giorno e hanno spinto una parte della popolazione a creare milizie di autodifesa armate di machete. Il timore è che l’arrivo delle truppe francesi e di quelle dell’Unione Africana possa a loro volta causare vendette da parte di chi finora ha subito. Non siamo di fronte a scontri religiosi, ma le forze in campo stanno purtroppo spingendo sul tasto religioso con conseguenze difficili da predire”.

A Bangui corrente elettrica e acqua arrivano a singhiozzo mentre i prezzi dei generi di prima necessità sono di fatto raddoppiati rendendo ancor più difficili le condizioni di vita. Migliaia di persone hanno superato il confine con il Congo oppure trovato rifugio nella foresta o ancora in quartieri ritenuti più sicuri.

Notizie di vera e propria emergenza umanitaria arrivano da Bossangoa dove sono attualmente circa 36.000 gli sfollati. Ma la situazione resta difficile in molte zone del paese con poche notizie su quanto sta avvenendo.

La Seleka si era presentata come una coalizione di gruppi ribelli riuscita a estromettere dal potere lo scorso 24 marzo l’ex presidente François Bozizé. In realtà la coalizione è frantumata in vere e proprie bande dedite al saccheggio e alle violenze, ognuna delle quali comandate in genere da sudanesi o ciadiani; tra le loro fila migliaia sarebbero inoltre i minori centrafricani.* Maria Scaffidi – Atlasweb

 

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