26/06/13 – Africa – Pirati e petrolio nella partita del Golfo di Guinea

di AFRICA

L’interesse degli Stati Uniti, della Cina e dell’Europa per il gas e il petrolio del Golfo di Guinea è destinato a rafforzare un impegno internazionale nella lotta alla pirateria nella regione: lo dice alla MISNA Paul Andy, esperto dell’Istituto di studi sulla sicurezza, centro studi con sede a Pretoria e vocazione panafricana. “La comunità internazionale – sottolinea Andy – ha un interesse per quest’area non inferiore rispetto a quello già mostrato per il Golfo di Aden e l’Oceano Indiano di fronte alla Somalia”. Secondo l’Ufficio marittimo internazionale, nel 2012 gli incidenti di pirateria nel Golfo di Guinea sono stati più numerosi che in qualsiasi altro braccio di mare al largo di coste africane. Una dinamica, questa, che l’esperto dell’Istituto di studi sulla sicurezza attribuisce a fattori diversi e convergenti.

“Negli ultimi due anni le missioni europee e internazionali hanno reso sempre più difficili gli agguati dei pirati somali – dice Andy – mentre la concentrazione di risorse naturali e la debolezza dei controlli marittimi da parte degli Stati rivieraschi rendeva il Golfo di Guinea un’area molto appetibile”. La nascita a Yaoundé di un centro regionale per la lotta alla pirateria appare il segnale di un’attenzione nuova. “Una presa di coscienza africana – sottolinea Andy – ma che si spiega anche con la dipendenza crescente di Stati Uniti, Europa e Cina dalle importazioni di idrocarburi da quest’area”. Fino a due anni fa nel concetto strategico dell’Unione Africana la sicurezza marittima non aveva pressoché alcuno spazio.

Le cose sono però cominciate a cambiare, come testimoniano studi e iniziative di contrasto alla pirateria promossi da diversi organismi regionali, dalla Comunità economica degli Stati dell’Africa occidentale (Ecowas/Cedeao) all’Autorità intergovernativa per lo sviluppo (Igad). Secondo l’esperto dell’Istituto di studi sulla sicurezza, la lotta alla pirateria sarà sempre più gestita a livello internazionale. “Nel mondo globale il commercio marittimo ha un’importanza sempre più accentuata – sottolinea Andy – e i programmi transnazionali per l’addestramento di unità speciali e lo scambio di esperienze e informazioni sono elementi cruciali”. Addestramento e informazione, appunto, sono alcuni degli ambiti di azione del nuovo di Yaoundé. – Misna

 

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