25/11/13 – Namibia – Pesca in crisi a causa delle prospezioni petrolifere

di AFRICA

Le prospezioni petrolifere off-shore stanno compromettendo la pesca al largo delle coste della Namibia, un paese che dipende in modo accentuato dall’industria ittica: lo rivela uno studio commissionato dal governo di Windhoek, che potrebbe ora decidere di limitare le attività delle multinazionali dell’energia.

Secondo il rapporto, riferisce il quotidiano The Namibian, quest’anno la quantità di tonno pescato non ha superato le 650 tonnellate. Nel 2012 erano state 1800 e l’anno precedente addirittura di 4046. Nello studio si sottolinea che alla riduzione della quantità di pescato hanno contribuito in modo decisivo prospezioni sismiche condotte in un braccio di mare interessato dalle migrazioni dei tonni, in particolare tra settembre e maggio.

Le società dell’energia più attive al largo delle coste della Namibia sono la spagnola Repsol e le brasiliane Hrt e Petrobras. Nel rapporto si chiede al governo di sospendere l’avvio di prospezioni nell’area di Tripp Seamount, un rilievo sottomarino situato nei pressi del confine marittimo con il Sudafrica. Nel 2012 la Namibia ha esportato prodotti ittici per 400 milioni di dollari. La pesca è una delle principali fonti di valuta estera del paese, insieme con il turismo e l’industria mineraria. – Misna

 

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