02/01/14 – Libia -Tuareg sospendono proteste al giacimento di Sharara

di AFRICA

 

Manifestanti tuareg della città di Ubari che dalla fine di ottobre bloccano Sharara, uno dei maggiori giacimenti della Libia, hanno accettato di sospendere le proteste nell’impianto petrolifero. Lo riferisce l’ente petrolifero libico Noc secondo cui l’impianto potrebbe riprendere la produzione di greggio nei giorni a venire.

Sharara, nel sud ovest del paese, nella regione del Fezzan, è co-gestito dalla spagnola Repsol e ha una capacità di 350.000 barili al giorno. Fu costretto alla chiusura in seguito alle proteste della minoranza non-araba tuareg, che abita la città di Ubari, che lamenta di essere marginalizzata. Nell’accordo raggiunto dal governo, tra le varie richieste, ai tuareg verrebbe concessa l’istituzione di un consiglio locale eletto e carte d’identità nazionali.

Dopo la rivoluzione del 2011 che ha deposto Gheddafi, tra i tuareg libici si sono registrate numerose forme di discriminazione e marginalizzazione perché ritenuti collettivamente seguaci del colonnello, nonostante Gheddafi abbia per anni rifiutato l’esistenza stessa di popolazioni non arabe in Libia, negando a molti di loro la cittadinanza.

Rimangono invece ancora chiusi i maggiori siti di estrazione e esportazione nella parte orientale del paese a causa degli scioperi delle guardie di sicurezza. Il blocco della produzione ed export di greggio ha provocato una crisi petrolifera che sta mettendo in ginocchio l’economia libica, con perdite per oltre 10 miliardi di dollari. (ANSAmed).

 

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