WhatsApp la banca sullo smartphone

di Enrico Casale

Favorire l’inclusione finanziaria e accompagnare l’imprenditoria in Africa, trasformando lo smartphone in uno strumento di comunicazione tra l’utente e la banca: così la startup Semoa intende rivoluzionare il settore bancaria digitale nel continente con il suo servizio del WhatsApp Banking.

Questa nuova soluzione tecnologica, che offre ai clienti delle banche aderenti al servizio un assistente virtuale integrato direttamente sul loro account WhatsApp, consente di semplificare al massimo la gestione delle transazioni, come consultare il saldo o la cronologia del conto, ma anche effettuare trasferimenti di fondi o accedere a servizi di mobile money, come spiega il Ceo della startup togolese, Edem Adjamagbo, precisando inoltre che il software di intelligenza artificiale Dialogue Flow di Google sul quale è basato il sistema contribuisce a garantire la perennità del servizio per le banche. Tra gli altri servizi, nel contesto pandemico attuale, il WhatsApp Banking consente agli istituti bancari di proporre alle imprese clienti di provvedere direttamente sull’App al pagamento degli stipendi anche agli impiegati senza conto bancario.

Semoa, che ha rivendicato a settembre un miliardo di franchi Cfa di transazioni gestite attraverso il suo servizio per conto delle banche aderenti, ha peraltro vinto qualche settimana fa per il secondo anno consecutivo il Premio sull’innovazione Bootcamp Cap’tech lanciato dalla banca marocchina Bmce Capital. Tra le banche che usufruiscono dei servizi di WhatsApp Banking spiccano Ecobank, Orabank, Bmce Bank e Sunu Bank Togo.

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