Tunisia: Saied, dialogo ma non con tutti

di claudia
il presidente Kais Saied

Il presidente tunisino, Kais Saied, ha annunciato ieri sera, durante un discorso in occasione dell’Aid Al Fitr, che una commissione sarà responsabile della gestione di un dialogo nazionale al quale saranno invitate  quattro organizzazioni nazionali, ad eccezione di “coloro che hanno sabotato, fatto morire di fame e maltrattato il popolo”. Ha indicato che il dialogo sarà aperto a coloro che hanno partecipato al ripristino del processo del 25 luglio – ovvero lo stato d’eccezione che ha portato alla sospensione di tutte le istituzioni, per arrivare a una nuova Costituzione e ad elezioni anticipate – senza specificare quali saranno queste parti.

L’Ugtt, prima confederazione sindacale tunisina, attraverso il suo segretario generale Noureddine Taboubi, ha invitato il presidente ad avviare un dialogo dell’ultima chance per far uscire il Paese dalla crisi politica e socioeconomica in cui è impantanato. Noureddine ha avvertito del rischio di smantellamento dello Stato e di un collasso finanziario ed economico se il presidente non organizzerà un dialogo in cui tutte le forze nazionali saranno presenti. 

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