Torture femminili: la pratica del breast ironing

di AFRICA

di Elvire Atouba

Migliaia di ragazzine camerunesi vengono sottoposte ogni anno dai famigliari ad una pratica dolorosa che ha lo scopo di appiattire il petto delle giovani vittime. Ma c’è chi si ribella alla tortura.

Breast-ironingE’ una tradizione brutale e crudele che colpisce il 30% delle ragazzine camerunesi, dai 10 anni in su. La chiamano breast ironing (“stiramento del seno”) e consiste nel cercare di occultare i seni delle adolescenti con rigide fasciature o tramite dolorosissime pratiche – come lo strofinamento sul torace di pietre arroventate o conchiglie taglienti – che hanno la finalità di appiattire il petto delle giovani vittime.

L’usanza viene perpetrata dalle madri allo scopo di rendere le proprie figlie meno desiderabili agli occhi degli uomini: un modo atroce per proteggere le ragazze da violenze sessuali o da gravidanze in età troppo giovane… Ma è soprattutto un sopruso che serve a tenere le figlie sotto controllo. Le conseguenze del breast ironing sono devastanti: traumi psicologici, distruzione delle ghiandole mammarie, inabilit‡ all’allattamento, ustioni, cisti, elevato rischio di tumori al seno.

C’è chi si oppone a questa forma di tortura (meno conosciuta, ma non meno odiosa, dell’infibulazione e dell’escissione del clitoride) che mortifica il corpo femminile. In prima fila ci sono due associazioni di donne africane: CAME Women and Girls Development Organisation e Projet Tantines.

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