Si chiama ‘Finemchi’, “Dove vado” in arabo darija, l’applicazione che aiuta le donne a riappropriarsi degli spazi pubblici in Marocco. Può sembrare anacronistica e un po’ esagerata, ma in un Paese dove il dibattito sulle molestie per strada si riaccende ad ogni nuovo video postato sui social, l’app, per ora disponibile solo per i sistemi android, è già stata scaricata cento volte. Creata da una donna, Safaa El Jazouli, franco-marocchina, per le donne, l’app permette di verificare o censire gli indirizzi dove le ragazze possono passare qualche ora in serenità senza dover subire gli sguardi pesanti dei maschi che di solito occupano in maggioranza bar e locali pubblici, dove poter degustare un te con le amiche senza essere giudicate. La giovane imprenditrice che ha avuto l’idea ha spiegato: “In Marocco le donne sono limitate nella scelta degli indirizzi dove andare. I bar sono da sempre riservati agli uomini, alcuni sono proprio ostili alla presenza femminile, così le ragazze alla fine frequentano sempre gli stessi posti, limitandosi ad entrare nei locali che conoscono bene”. In più, aggiunge, “cercare su Google map l’indirizzo giusto è mortificante perché la maggior parte dei commenti sono maschili, dunque non tengono conto del punto di vista femminile”. Di qui l’idea di questa sorta di TripAdvisor al femminile. In poche ore gli indirizzi censiti sono già un centinaio, concentrati al momento sulla città di Rabat, Tangeri e Casablanca. L’applicazione è semplice: cercando un locale attraverso il nome o la zona in cui ci si trova, si possono leggere le recensioni di altre e si possono lasciare le proprie.
(05/02/2018 Fonte: AnsaMed)
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