Sudan – Una petizione italiana: «Liberate Noura Hussein»

di Enrico Casale
noura hussein

Liberate Noura Hussein. A chiederlo una petizione, sottoscritta da un milione e 195mila persone, presentata ieri, 31 maggio, da una delegazione di Italians for Darfur, guidata dalla presidente Antonella Napoli, con alcuni parlamentari del Movimento 5 Stelle, all’ambasciata del Sudan a Roma. Noura Hussein è una sposa bambina che è stata stuprata dal marito ed è stata condannata a morte per averlo ucciso.

Prendendo la parola durante l’incontro con il vice ambasciatore, il ministro plenipotenziario Muawia Eltoum Elamin Elbukhari, Napoli ha sollecitato le autorità sudanesi a garantire a Noura un processo d’appello equo che tenga conto di tutte le circostanze attenuanti della legittima difesa.

La presidente di Italians for Darfur ha anche auspicato che siano ascoltate le voci di diverse organizzazioni sudanesi per i diritti delle donne, che da anni si prodigano per cambiare la legge sullo status personale del Sudan, compresa l’età del matrimonio. La legge sudanese consente, infatti, ai minori di poter contrarre matrimonio già dai 10 anni

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