Sud Sudan: allarme epatite E nel campo sfollati di Bentiu

di Valentina Milani

Il ministero della Salute sud sudanese ha lanciato un allarme per il recente aumento del numero di casi di epatite E nel campo per sfollati di Bentiu, nello Stato di Unity. Come riferisce la stampa locale, i funzionari sanitari hanno detto che il numero di casi è aumentato quest’anno da 3 a settimana in gennaio a 35 casi a settimana in agosto.

Il Dottor John Rumunu, direttore generale per i servizi sanitari preventivi presso il ministero della Salute, durante un briefing stampa domenica ha detto: “I casi di virus dell’epatite E sono aumentati significativamente dall’inizio del2021” sottolineando che “i casi riportati sono stati costantemente sopra la soglia epidemica basata sul numero previsto di casi proiettati dalle tendenze nel 2018, 2019 e 2020.”

Il ministero della Salute ha inoltre messo in luce le precarie condizioni igieniche del campo sfollati di Bentiu: “meno del 20% delle 2.564 latrine sono pienamente funzionali. Come risultato, la defecazione a cielo aperto è in aumento”.

Le medesime fonti ricordano che, dall’inizio del 2019, sono stati confermati 905 casi di Epatite E, compresi 8 decessi riportati nell’insediamento di Bentiu. Quest’anno sono stati segnalati due decessi, uno dei quali ha coinvolto una donna incinta di 27 anni.

Il virus dell’epatite E è una malattia virale che colpisce il fegato causando l’ingiallimento degli occhi, della pelle e delle mucose, e può essere associato a febbre leggera, perdita di appetito, vomito e dolori addominali. La malattia si trasmette bevendo acqua contaminata o cibo contaminato dal virus.

Il campo per sfollati di Bentiu conta 131.602 persone. 

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