Somalia – Amisom, il Burundi ritira mille uomini

di Enrico Casale
soldati burundesi

L’Unione Africana (Ua) ha chiesto al Burundi di rimpatriare mille soldati dispiegati in Somalia nell’ambito della missione Amisom entro il 28 febbraio. Questa richiesta è contenuta in una nota – rilanciata dall’Afp – che riassume le conclusioni dell’ultima riunione del Comitato di coordinamento per le operazioni militari dell’Amisom il 30 novembre ad Addis Abeba.

«È stato deciso che la Forza nazionale di difesa del Burundi ridurrà il suo contributo di 1.000 soldati entro il 28 febbraio 2018», nel rispetto della risoluzione n. 2431 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite che richiede l’assistenza delle Nazioni Unite per questa operazione di rimpatrio.

Attualmente, in Somalia sono schierati circa 5.400 soldati burundesi, il secondo più grande contingente dei 21.500 soldati di Amisom. Solo l’Uganda, con 6.200 soldati, dispiega sul terreno una forza maggiore.

Il 30 luglio, il Consiglio di sicurezza ha ritardato di quattro mesi il suo piano per ridurre la forza di mille soldati, portando la missione a 20.000 persone.«Inizialmente, ogni Paese che contribuiva con le proprie truppe doveva rimpatriare un numero di soldati in proporzione al numero di truppe schierate in Somalia. Ma poiché il contingente burundese ha dimostrato un serio problema con le attrezzature (militari), è stato deciso di rimpatriare solo i soldati burundesi», ha detto un alto funzionario dell’Ua.

Schierato nel 2007 per combattere i miliziani islamici al Shabaab, l’Amisom è composto da truppe provenienti da Uganda, Burundi, Etiopia, Kenya e Gibuti.

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