Sisma in Marocco: Rabat accetta gli aiuti statali di quattro Paesi

di claudia

Sono cominciati ad arrivare aiuti al Marocco dall’estero, a seguito del terremoto che ha colpito venerdì sera il Marocco. Ufficialmente Rabat ha accettato per il momento le offerte di sostegno di Spagna, Qatar, Regno Unito ed Emirati Arabi Uniti, secondo il sito Yabliladi.

Ieri sera, in un comunicato stampa, il ministero degli Interni del Marocco ha annunciato che l’aiuto statale è stato approvato “dopo un’attenta valutazione dei bisogni sul campo e tenendo conto del fatto che la mancanza di coordinamento potrebbe essere controproducente”. Il ministero ha espresso la sua gratitudine a tutti gli Stati che hanno proposto il loro aiuto, affermando che il Marocco sta seguendo un “approccio responsabile, rigoroso ed efficace” per gestire le conseguenze di queste iniziative.

A seconda delle necessità, nei prossimi giorni il Paese potrebbe ricorrere a nuovi aiuti internazionali.

Secondo l’agenzia di stampa spagnola Efe, la squadra di soccorso mobilitata da Madrid è composta da membri del personale dell’Unità speciale di emergenza e intervento immediato (Ericam), tra vigili del fuoco, operatori sanitari e guide cinofile di sicurezza. I soccorritori del municipio di Málaga si uniranno a quelli guidati dalla Ong Vigili del Fuoco Senza Frontiere, nell’ambito della stessa missione.

Anche il Qatar e gli Emirati hanno inviato questa domenica unità di soccorso.

Il Regno Unito sta schierando squadre di ricerca e salvataggio. In una nota informativa diffusa dal governo britannico, l’Ufficio Esteri, Commonwealth e Sviluppo ha affermato che il Paese ha mobilitato sessanta specialisti di ricerca e salvataggio, nonché attrezzature. Questo personale è accompagnato da quattro cani addestrati a questo scopo. Nell’ambito di una risposta adeguata, viene inoltre inviata una squadra medica d’emergenza per valutare la capacità sanitaria esistente e l’entità del danno. A questo proposito, il capo della diplomazia britannica, James Cleverly, ha precisato di essere rimasto in contatto con il suo omologo marocchino Nasser Bourita. Da parte sua, il segretario alla Difesa britannico Grant Shapps ha affermato che il Regno Unito ha “svolto un ruolo di primo piano negli sforzi internazionali per rafforzare le operazioni di ricerca e salvataggio, dispiegando rapidamente le sue capacità di ricerca e salvataggio, un ponte aereo strategico unico, personale esperto e assistenza. “Siamo fermamente al fianco del Marocco mentre attraversa questo terribile evento”, ha aggiunto.

Oltre agli aiuti interstatali, diverse squadre di soccorritori volontari si sono offerte volontariamente per sostenere le attività di ricerca e intervento sul campo. Affluiscono soprattutto dalla Francia, dall’Italia e dal Senegal. In Francia e Belgio, anche le regioni hanno offerto il loro sostegno.

Il bilancio provvisorio del sisma che ha colpito i dintorni di Marrakech è di 2.122 morti, 2.421 feriti e 18.000 famiglie colpite. 

 Il dramma del terremoto riapre una porta tra Algeria e Marocco. Algeri è pronta a inviare urgentemente, nel caso in cui il Marocco accetti l’offerta di aiuto, una squadra di intervento della Protezione Civile (Pc) composta da 80 soccorritori specializzati, a seguito del forte terremoto che ha colpito il Paese. Lo ha annunciato ieri il portavoce del ministero degli Esteri algerino.

Questa squadra di intervento “è così suddivisa: una squadra cinofila specializzata nella ricerca e identificazione delle persone sotto le macerie, una squadra di salvataggio e ricerca, una squadra medica, nonché aiuti umanitari di primo soccorso, comprese tende, brandine e coperte”.

Le alte autorità algerine hanno inoltre deciso di aprire lo spazio aereo ai voli per il trasporto di aiuti umanitari e di feriti, si legge nel comunicato stampa. Sono state espresse sentite condoglianze al “popolo fratello” marocchino.

Algeria e Marocco sono due rivali geopolitici che non hanno relazioni diplomatiche.

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