Senegal: stranieri nelle file della polizia, è polemica

di claudia
polizia nigeriana

In un continente da cui negli ultimi mesi sono scaturite numerose esortazioni panafricane, la nazionalità è più che mai un argomento delicato – dalle ricorrenti esplosioni xenofobe in Sudafrica ai recenti appelli del presidente tunisino Kais Saied a prendere “urgenti misure” per combattere l’immigrazione clandestina sub-sahariana. Le questioni identitarie, soprattutto quando si tratta di partner di sicurezza di tipo caucasico (sospettati, in Mali, di essere “mimetizzati”, o ritenuti “indesiderabili” in Burkina Faso), suscitano reazioni contrastanti. In questo contesto, la rivista Jeune Afrique sottolinea la presenza di bianchi che indossano uniformi senegalesi durante le operazioni delle forze dell’ordine e si interroga sulla presenza di presunti “stranieri” nei ranghi delle Forze di Difesa e Sicurezza (Fds), in particolare durante la supervisione delle manifestazioni di protesta, sempre più tese mentre si profila l’ipotesi di un terzo mandato per Macky Sall e l’avversario Ousmane Sonko occupa lo spazio politico e mediatico.

Anche la stampa locale, in particolare EnQuête+, mette l’accento sull’organizzazione delle operazioni delle forze dell’ordine. In una delle sue ultime edizioni, il quotidiano evoca “immagini che circolano in rete” e che “mostrano persone caucasiche che indossano la divisa della gendarmeria nazionale e della polizia”.

Le speculazioni e le voci abbondano. Ma alcuni osservatori fanno notare che “bianco” non significa sistematicamente “caucasico”, né meccanicamente “straniero”, la comunità nazionale comprendendo molti senegalesi-libanesi.

Se la cooperazione bilaterale consente a molti Paesi africani di ospitare in bandiera alcuni consiglieri o addestratori stranieri, è poco usuale che questi uomini intervengano nelle operazioni di mantenimento dell’ordine, a maggior ragione in occasione di manifestazioni represse, anche piuttosto violentemente. Se i “Bianchi” individuati nelle immagini delle manifestazioni non avessero né legami culturali o familiari in Senegal né il profilo di cooperatori, spetterebbe alle autorità chiarire il loro status, invocano le varie fonti.

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