Senegal, Amnesty difende il diritto a manifestare

di claudia
manifestazione

L’organizzazione Amnesty International si è espressa sulla situazione pre-elettorale in Senegal, denunciando che “i ripetuti divieti di manifestazioni, insieme alla morte di persone durante tali proteste, rappresentano una vera minaccia al diritto di protestare” nel Paese. Amnesty ha chiesto alle autorità senegalesi di garantire il diritto a un’assemblea pacifica,  di condurre indagini indipendenti e imparziali sulla morte di precedenti manifestanti e vietare l’uso eccessivo della forza da parte delle forze di sicurezza e di difesa.

Gli attivisti ricordano che la manifestazione programmata, organizzata il 17 giugno su iniziativa della coalizione di opposizione, Yewwi Askan Wi (Yaw), è stata bandita per ordine del prefetto di Dakar, adducendo il rischio di turbare l’ordine pubblico. “Eppure nove giorni prima, una manifestazione di questa stessa coalizione si era tenuta pacificamente”. Amnesty esorta il governo di Dakar a “garantire il diritto di riunione pacifica, sancito dalla Costituzione senegalese e dal diritto internazionale e, in particolare, abrogare l’ordinanza ministeriale n. 7580 del 20 luglio 2011 che vieta le ‘manifestazioni politiche’ nel centro di Dakar, in conformità con la sentenza della Corte di giustizia dell’Ecowas del 31 marzo 2022.

Durante le proteste del 17 giugno sono scoppiate violenze a Dakar – quando i manifestanti hanno cercato di entrare in Place de la Nation, barricata dalle forze di sicurezza – e a Bignona e Ziguinchor. Tre persone hanno perso la vita.

Amnesty chiede alle autorità giudiziarie di avviare senza indugio un’indagine sugli incidenti del 17 giugno e di condurla in modo indipendente e imparziale. “Se vi sono prove di violenze illegali e uccisioni da parte di membri delle forze di sicurezza, tali individui devono essere assicurati alla giustizia e processati”.

Amnesty International rileva che l’uso della forza da parte delle forze di sicurezza durante le manifestazioni deve essere necessario e proporzionale al legittimo scopo di mantenere la legge e l’ordine, e che l’uso di armi da fuoco è illegale tranne nei casi di minaccia imminente di morte o di grave lesione personale.

Diverse persone sono anche state arrestate durante  la manifestazione del 17 giugno a Dakar, inclusi personaggi noti e leader della coalizione Yaw insieme a decine di manifestanti.

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