Repubblica centrafricana – «Becker non è un nostro diplomatico»

di Enrico Casale
becker

La Repubblica centrafricana nega che Boris Becker, l’ex campione di tennis tedesco, sia un suo rappresentante diplomatico. Rinviato a giudizio da un tribunale britannico, la scorsa settimana Becker aveva invocato l’immunità diplomatica per tentare di porre fine alla procedura fallimentare. L’ex star ha sostenuto di essere stato nominato dal presidente Touadéra di persona «addetto diplomatico della Repubblica centrafricana presso l’Unione europea». E ha brandito un passaporto diplomatico.

A Bangui, tuttavia, nessuno riconosce il suo presunto ruolo diplomatico. «Non c’è alcun documento che possa attestare che Boris Becker sia stato nominato in qualsiasi veste dal Presidente della Repubblica Faustin Archange Touadèra», afferma Albert Yaloké Mokpeme, il portavoce della presidenza centrafricana. Il presidente della Repubblica ha incontrato due volte Boris Becker. In entrambe le occasioni, Touadéra ha affermato che Beker, per la sua grande fama di sportivo, avrebbe potuto essere utile per promuovere lo sport in Africa. Alla fine degli incontri Boris Becker ha chiesto di fare una foto e il presidente, come al solito, ha acettato. «L’ha incontrato per dieci-quindici minuti – spiega il portavoce -. Molte persone incontrano il capo dello Stato, lo salutano, chiedono di fare un selfie. Ma ciò non dà alcun diritto. Tanto meno diplomatico».

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