Release G20: la sfida per una sostenibilità del debito

di claudia

L’Italia riconosce le sfide circa la sostenibilità del debito dei Paesi a basso reddito e della necessità di nuovi investimenti per il perseguimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite e, come presidente dell’edizione 2021 del G20, sta lavorando in questa direzione. È questa la sintesi dell’intervento della vice-ministra degli Esteri e della Cooperazione Internazionale Marina Sereni, che ha parlato in apertura del webinar organizzato da Link2007 e dal Ministero degli Esteri questa mattina per presentare la proposta Release G20, per una riconversione sostenibile del debito dei Paesi in via di sviluppo.

Sono tre le principali iniziative cui l’Italia sta lavorando in seno alla presidenza di turno del G20: la ricollocazione dei fondi del Fondo Monetario Internazionale, la sospensione dei pagamenti di rimborso del debito e la richiesta di nuovi volumi di intervento finanziario su una dimensione multilaterale. Un ambizione “a lungo termine” ha detto Sereni che tuttavia richiede “azioni rapide e incisive” con un’attenzione particolare proprio verso i Paesi a basso reddito, ragion per cui i ministri delle finanze e dello sviluppo del G20 si riuniranno a Matera per stabilire e trovare una visione comune anche sulla riconversione del debito. Una linea illustrata anche da Luigi Mattiolo, consigliere diplomatico e sherpa G20 della Presidenza del Consiglio, che ha dichiarato che “la vulnerabilità” dei Paesi a basso reddito è oggi tra le priorità della Presidenza italiana.

La proposta Release G20 di Link2007 sembra aver riscosso un notevole successo tra i rappresentanti istituzionali africani intervenuti al webinar di presentazione dell’iniziativa. Il ministro degli Esteri della Guinea Conakry, Ibrahim Khali Kaba, è intervenuto al webinar sottolineando il valore nel medio e lungo termine della proposta di rifinanziamento del debito, vincolandolo a investimenti sostenibili: “Questa iniziativa può davvero aiutare l’Africa a fronteggiare la pandemia e la conseguente crisi economica”, parlando di “importante opportunità” rappresentata da Release G20. Trasparenza, visione, strategia e partnership internazionali sono le chiavi, secondo Kaba, per trovare in fretta una posizione comune sulla ridiscussione del debito.

Una posizione che vede d’accordo anche Ibrahim Assane Mayaki, ceo di Nepad, l’agenzia per lo sviluppo dell’Unione Africana: “La ristrutturazione del debito può aiutare l’Africa a andare avanti a perseguire l’Agenda degli Obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite in tutti i settori chiave” ha spiegato. Il continente perde circa 90 miliardi all’anno a causa di flussi finanziari illeciti: “Per questo Release G20 è fondamentale: oggi più che mai gli gli obiettivi di sviluppo sostenibile sono importanti da raggiungere”. Sulla questione è intervenuto da Lusaka anche Emmanuel Pamu, segretario permanente al bilancio del ministero dell’Economia dello Zambia: “Siamo in linea con questa iniziativa, la sosteniamo con forza, ma dobbiamo muoverci in fretta”.

I diversi funzionari africani, e i membri del corpo diplomatico africano, che sono intervenuti al webinar, ringraziando in particolare la vice-ministra alla cooperazione italiana Marina Sereni per il lavoro che la Presidenza italiana del G20 sta facendo proprio in materia di debito, si sono detti tutti fortemente motivati a sostenere l’iniziativa Release G20 e a lavorare velocemente in questa direzione.

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