Rd Congo – Sanzioni Ue a Ramazani Shadary

di Enrico Casale
Emmanuel Ramazani Shadary

Kinshasa contesta la legalità e il fondamento delle sanzioni imposte lunedì 10 dicembre dall’Unione Europea a 14 funzionari congolesi colpevoli, secondo Bruxelles, di gravi violazioni dei diritti umani e impedimenti al processo elettorale. Per Kinshasa, le sanzioni europee, che colpiscono in particolare Emmanuel Ramazani Shadary, il candidato legato al presidente Kabila, sono prima di tutto «una inammissibile interferenza politica nel processo elettorale».

L’Unione europea non nega la natura politica del provvedimento. «Le sanzioni (che sono misure preventive) consentono all’Ue di reagire rapidamente ai problemi politici», è scritto nel sito web del Consiglio europeo. Possono quindi essere revocati in caso di «sviluppi favorevoli e percettibili», afferma una fonte diplomatica.

Altrimenti, il loro rinnovo è annuale e automatico. E se questa volta cade a 15 giorni dalle elezioni presidenziali, è solo il frutto del «caso». Ma secondo molti congolesi: queste misure sarebbero «ingiuste e illegali».

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