Picasso a Dakar, una mostra sui legami tra il pittore e l’arte africana

di claudia
pablo picasso

La mostra “Picasso a Dakar, 1972-2022”, in programma dal 1° aprile al 30 giugno al Museo delle Civiltà Nere (Mcn) di Dakar, sarà l’occasione per scoprire i legami tra il celebre pittore spagnolo e il patrimonio artistico degli africani: lo ha detto il curatore della mostra Ouseynou Wade, nel corso della conferenza stampa di presentazione. Ousseynou Wade ha ricordato i rapporti tra il presidente Leopold Sedar Senghor, primo presidente della Repubblica del Senegal, e il mondo della cultura. Secondo lui, riferisce l’Aps, “Senghor, centro di radicamento e apertura, ha trovato un’eco favorevole in Pablo Picasso, che ha fatto sua questa ricerca di radicamento e di apertura”. Si soffermò sulla prima mostra di Picasso al dinamico museo di Dakar, nel 1972. Le opere dell’artista tornano quindi a Dakar trent’anni dopo la loro esposizione in questo ex museo.

Ousseynou Wade ha reso omaggio al direttore generale del Museo delle civiltà nere, Hamady Bocoum, che, secondo lui, “non ha risparmiato sforzi per rendere possibile questo vernissage”. Il Cmn ha lavorato in stretta collaborazione con il Museo del Quai Branly di Parigi, il Museo Theodore Monod di Dakar, il Museo Nazionale Picasso di Parigi per rendere possibile questa mostra. Helene Joubert, una delle curatrici, sottolinea che la mostra “sarà anche l’occasione per rendere omaggio agli artisti africani che hanno ispirato Picasso e che sono stati grandi maestri allo stesso modo dell’artista”.

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