Nilo, intesa di massima sulla diga

di AFRICA
grande diga del rinascimento etiope

L’intesa di massima raggiunta due giorni fa da Etiopia, Sudan ed Egitto sulla Grande Diga del Rinascimento Etiope (GERD) prevede la creazione di un meccanismo legale vincolante per la risoluzione delle controversie tra i tre Paesi. Lo ha reso noto ieri il portavoce del ministero degli Esteri egiziano, Ahmed Hafez. «Il vertice convocato dalla presidenza dell’Unione Africana ha confermato la necessità di raggiungere un accordo giuridico vincolante sulla gestione della diga, che includa un meccanismo legale vincolante per la risoluzione delle controversie», ha spiegato Hafez.

I capi di Stato e di governo dell’Egitto, del Sudan e dell’Etiopia hanno concluso poche ore fa un mini-vertice convocato dal presidente sudafricano Cyril Ramaphosa, senza raggiungere un accordo complessivo ma concordando un’intesa di massima su vari aspetti tecnici e legali e sulla prosecuzione dei negoziati, un risultato che secondo l’ufficio del primo ministro etiope Abiy Ahmed «apre la strada a un accordo rivoluzionario». Durante la discussione tenuta online, il presidente egiziano Abdel Fattah Al-Sisi, il primo ministro sudanese Abdullah Hamdook e il primo ministro etiope Abiy Ahmed hanno concordato di consentire ai team tecnici e legali dei tre Paesi di riprendere i colloqui. I negoziati vedono come osservatori l’Unione Africana, gli Stati Uniti e l’Unione Europea.

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