Nigeria, la protesta stoppa la legge di riforma della stampa

di Stefania Ragusa

Dopo la protesta lanciata dai media nigeriani ieri l’altro ieri, il Parlamento ha deciso di ritirare gli emendamenti che riguardavano la National Media Commission e il Journalism Act e che avrebbero sottoposto a nuove restrizioni l’informazione del Paese. Gli emendamenti erano stati presentati dal deputato Olusegun Odebunmi. Lunedì, tutti i giornali nigeriani hanno pubblicato sulle loro prime pagine la foto di un uomo bendato e imbavagliato. Ieri hanno pubblicato un commento speciale sul tentativo del governo di usare il disegno di legge per imbavagliare il dibattito pubblico.

Odebunmi ha voluto sottolineare che si tratta di uno stop momentaneo e non di un affossamento. Le organizzazioni che riuniscono i giornalisti considerano invece la sospensione una vittoria e hanno espresso la propria soddisfazione per la piega che stanno prendendo gli eventi.

I punti più discussi della nuova legge riguardavano un nuovo sistema di sanzioni che sarebbe andato a colpire chi avesse diffuso informazioni non veritiere, lo spsotamento sotto l’egida governativa delle autorità incaricate di vigilare sulla correttezza delle informazioni, l’estensione a tutti i siti on line delle limitazioni e dei controlli imposti alle testate cartacee registrate.

Da notare che la discussione sul ddl è stata avviata in un momento molto particolare per la Nigeria, dopo cioé la decisione del governo di bandire Twitter per la sua presunta parzialità e mentre è in corso un processo avviato anche presso la corte dell’Ecowas/Cedeao per stabilire la leggittmità di tale veto.

Condividi

Altre letture correlate: