Niger: ministra francese delle Forze armate in visita per discussione su operazione militare Barkhane

di claudia
Florence Parly

La ministra francese delle Forze armate, Florence Parly, è annunciata a Niamey dove discuterà con le autorità del Niger sull’evoluzione dell’operazione militare Barkhane. Questa visita giunge in un momento delicatissimo sul futuro della forza francese nel Sahel a seguito della crisi diplomatica tra Parigi e le autorità di transizione del Mali, e mentre in Burkina Faso una giunta militare ha preso il potere il 25 gennaio.

La stampa ha annunciato ieri una visita di due giorni “mercoledì e giovedì” per discutere le modalità dell’evoluzione del sistema operativo Barkhane e i recenti sviluppi politici e di sicurezza nel Sahel e nell’Africa occidentale.

Come ricorda ActuNiger, il Niger, uno dei cinque Paesi membri del G5 Sahel, è il principale alleato nell’area in cui la Francia ha schierato più di 5.000 uomini nella lotta al terrorismo, principalmente nella cosiddetta zona dei tre confini (Niger, Burkina e Mali) dove gruppi terroristici come i rami di Isis e Aqmi compiono regolarmente.

Di recente, il presidente nigerino Mohamed Bazoum ha ribadito che la cooperazione militare con alleati stranieri è indispensabile per lottare contro il terrorismo. A fine dicembre, aveva ringraziato  Stati Uniti d’America, Francia, Germania, Belgio, Canada e Italia, il cui appoggio ha contribuito a “migliorare notevolmente il livello delle nostre forze, nonché il loro equipaggiamento”. Lo stesso ringraziamento è stato rivolto all’Algeria per il costante e multiforme sostegno che apporta al Niger nella lotta al terrorismo.

In parallelo, è notevolmente aumentato il sentimento antifrancese nel Sahel. Non è da escludere, in questa retorica contro la Francia, un’impronta di sottofondo delle reti filo russe, che già collaborano con Bamako, e che trovano forza nei fallimenti di Barkhane, forza peraltro portata dall’ex colonizzatore. Reti della società civile nigerina hanno già spiegato di voler chiedere la rimozione delle basi militari francesi presenti in Niger, pur mantenendo una collaborazione di altro tipo con Parigi.

Florence Parly era lo scorso settembre a Niamey dove ha incontrato il presidente Bazoum e il ministro della Difesa nazionale Alkassoum Indatou prima di visitare la base aerea francese che si trova sulla base dell’esercito nigerino 101, non lontano dall’aeroporto internazionale Diori Hamani.

Lanciata il 1 agosto 2014, l’operazione Barkhane è un’operazione guidata dagli eserciti francesi. Si basa su un approccio strategico in una logica di partnership con i principali Ppaesi della striscia sahelo-sahariana: Mauritania, Mali, Niger, Ciad e Burkina Faso. I vertici militari francesi vantano successi, con l’eliminazione di covi e capi terroristici, tuttavia nel corso degli ultimi anni l’impronta violenta terroristica in Burkina Faso, Mali e Niger non ha fatto altro che allargarsi.

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