Niger, la Repubblica compie 64 anni

di claudia
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Il Niger celebra oggi il 64° anniversario della proclamazione della Repubblica, un’occasione per il presidente Mohamed Bazoum di fare il punto sulla vita della nazione. Nel suo discorso il presidente ha affrontato temi come l’insicurezza, istruzione, cambiamento climatico.

Nel suo discorso, diffuso dai principali media, il primo punto è dedicato all’insicurezza. “Il nostro Paese, come gli altri Paesi del Sahel, si è confrontato negli ultimi anni con il fenomeno della violenza terroristica e con tutte le altre manifestazioni della criminalità transnazionale: traffico di stupefacenti, rapine a mano armata ed estorsioni sulle strade, furti di bestiame, rapimenti accompagnati da riscatto richieste, traffico di armi da fuoco, traffico di migranti, ecc. Ho incaricato il governo di fare tutto il possibile per combattere gli autori di questa violenza”, ha affermato Bazoum. Il presidente afferma che ingenti risorse sono messe a disposizione delle forze di difesa e di sicurezza.

“Ma questa lotta non può che essere affare delle sole forze di difesa e di sicurezza, deve essere vista come una lotta sfaccettata che dobbiamo affrontare tutti come cittadini, ovunque ci troviamo”, dice il presidente, sostenendo che il governo sta lavorando alla ricostruzione delle zone di confine indebolite dalla crisi di sicurezza, in particolare a Liptako-Gourma, cioè l’area nota come “3 Frontiere” e nel bacino del Lago Ciad che concentrano grandi masse degli sfollati.

Il governo, in collaborazione con i partner umanitari e di sviluppo, ha progettato e sta attuando un programma per il ritorno e il reinsediamento delle popolazioni, in condizioni dignitose grazie in particolare al ripristino dell’autorità statale, una rete di sicurezza, la fornitura di servizi sociali di base servizi e la ricostituzione dei fattori di produzione.

Dopo il capitolo dedicato alle gravi alluvioni che hanno provocato 195 morti e colpito quasi 41 mila famiglie, il presidente nigerino ricorda che “i Paesi poveri come il nostro sono le maggiori vittime degli effetti del cambiamento climatico, che richiedono un’attenzione particolare da parte della comunità internazionale (…) È urgente che si tenga conto delle perdite e dei danni dei paesi poveri attraverso l’istituzione di un organo di governo della comunità internazionale e specifici meccanismi di finanziamento.”

Tra gli atri passaggi salienti del discorso, quello dedicato alla scuola e all’istruzione, con un’attenzione alle ragazze, quello dedicato al sostegno alla creazione di posti di lavoro, quello dedicato alla campagna agricola 2022, definita piuttosto buona, al rafforzamento della pace e della coesione sociale, cemento della stabilità politica, e al consolidamento delle istituzioni democratiche e repubblicane, che richiedono il miglioramento continuo del quadro del dialogo politico e dei suoi meccanismi operativi. “Il consolidamento delle nostre conquiste democratiche è efficace solo quando è unito all’ambizione di sfruttare, valorizzare e trasformare la ricchezza del nostro paese al fine di migliorare il benessere delle nostre popolazioni”, ha affermato Bazoum.

Riferendosi alla situazione internazionale particolarmente difficile a causa del verificarsi di una serie di shock esogeni che hanno interrotto l’attuazione delle nostre politiche economiche, il presidente ha affermato che “questa situazione deve tuttavia essere considerata come un’opportunità per rafforzare la resilienza della nostra economia di fronte a shock esogeni, in particolare attraverso una trasformazione strutturale di questa economia come stabilito nel Piano di sviluppo economico e sociale (Pdes 2022-2026).

Nel nostro Paese, infatti, non mancano diverse potenzialità nei settori agro-silvo-pastorale e alieutico, minerario e petrolifero tra gli altri il cui sviluppo delle catene del valore permetterebbe di generare un forte valore aggiunto nell’ambito delle industrie di trasformazione e migliaia di posti di lavoro necessari per ridurre la disoccupazione e combattere la povertà”. Tra le varie cose, il presidente ha inoltre ricordato di aver incaricato l’Alta Autorità per la lotta alla corruzione e reati assimilati di agire con vigore contro gli autori di illeciti nella gestione dei fondi pubblici. 

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