Niger: da professore di filosofia a capo di Stato, chi è Mohamed Bazoum?

di Valentina Milani
Mohamed Bazoum

Secondo presidente della 7a Repubblica del Niger, successore del presidente Issoufou Mahamadou, Mohamed Bazoum, vincitore proclamato delle elezioni del 21 febbraio scorso, entrerà in carica alla fine del mandato del predecessore, il 2 aprile prossimo, e tra i faldoni che lo aspettano ci sarà in primo luogo quello relativo alla sicurezza.

Nato il 1° gennaio 1960 a Bilabrine in N’Gourti, nella regione di Diffa nel Niger orientale, Bazoum è uno statista nigerino. Ex studente del Liceo Amadou Kouran Daga a Zinder, è stato un brillante professore di filosofia al Liceo. Dopo gli studi, è stato coinvolto nel sindacalismo, prima nell’Unione degli insegnanti del Niger (Snen) e poi nella più globale Unione sindacale dei lavoratori (Ustn). Nel dicembre 1990, assieme a Issoufou e ad altri compagni, fonda il Partito nigerino per la democrazia e il socialismo (Pnds Tarayya). Ha ricoperto la carica di presidente del Comitato esecutivo nazionale (Cen) di questo partito dall’arrivo di Issoufou alla presidenza.

Per cinque volte eletto deputato del collegio elettorale speciale di Tesker (Zinder), Mohamed Bazoum è stato anche due volte capo della diplomazia nigerina. Dall’aprile 2016 è stato ministro di Stato, ministro dell’interno, della Pubblica Sicurezza, del Decentramento e degli Affari consuetudinari e religiosi.

Di origine araba, Mohamed Bazoum è il più giovane di cinque fratelli e due sorelle. È padre di quattro figli di cui tre femmine e un maschio. Fedele al mondo rurale che ha segnato la sua infanzia, è appassionato di allevamento di cammelli e bovini. Musulmano sunnita, parla arabo, hausa, toubou, kanuri, francese e inglese.

Ha svolto gli studi universitari dal 1979 al 1984 presso l’Università di Dakar, in Senegal, presso la Facoltà di Lettere e Scienze Umane del Dipartimento di Filosofia. Titolare di un master in Filosofia politica e morale e poi di un Diploma di studi avanzati (Dea), in Logica delle Opzioni ed Epistemologia, Mohamed Bazoum è un ottimo oratore. Questo suo talento ha contribuito ad aprirgli la strada della politica. Come insegnante di filosofia al liceo, ha lasciato il segno su un’intera generazione di studenti degli anni ’90.

Socialista convinto, il sindacalista Mohamed Bazoum è un politico vicino al popolo secondo la biografia ufficiale del Pnds. Nella lunga marcia verso la Conferenza nazionale che inaugurava  il processo democratico in Niger, lui e i suoi compagni avrebbero svolto un ruolo di avanguardia. Fa parte del gruppo di 14 deputati all’origine della mozione di censura che portò alla caduta del governo di Hama Amadou nel 2007. Presidente del Pnds Tarayya dopo Issoufou Mahamadou, deve questa consacrazione alla fiducia dei compagni di partito e del presidente uscente Issoufou in particolare.

Il 21 marzo 2021, la Corte costituzionale, la più alta corte del Paese in materia elettorale e interpretazione della Costituzione, ha proclamato i risultati complessivi finali delle elezioni del secondo turno del 21 febbraio 2021 dichiarando vincitore Mohamed Bazoum con il 55,66% delle preferenze rispetto al 44,34% per il suo sfidante Mahamane Ousmane. Quest’ultimo ha denunciato brogli, accusato di connivenze la Corte Costituzionale e annunciato proteste.

(Céline Camoin)

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