Mali: nasce la carta per abolire i retaggi della schiavitù

di Valentina Milani
schiavitù

Una carta di convivenza pacifica è stata elaborata nei giorni scorsi al termine di un forum di comprensione sociale tra le comunità della regione di Kayes, nel sud del Mali, per trovare soluzioni alla pratica della ‘schiavitù per discendenza’ che è stata ereditata da alcune famiglie nella zona.

Come riferisce la stampa maliana, il forum, iniziato il 16 agosto, ha visto la partecipazione di autorità locali, capi villaggio, capi di quartiere, organizzazioni della società civile e dei diritti umani, nonché rappresentanti delle autorità tradizionali, leader religiosi, autorità amministrative e attivisti antischiavisti della regione e della diaspora.

“Questa carta verrà utilizzata per abolire alcuni termini come ‘djon’, utilizzato per designare uno ‘schiavo’ con lo scopo di sminuire, umiliare o minare la dignità dell’altro”, ha detto il governatore della regione, il colonnello Moussa Soumaré.

I partecipanti hanno anche convenuto di proibire l’obbligatorietà e il carattere vincolante di certi lavori e pratiche culturali nelle relazioni quotidiane come il lavoro nei campi, la macellazione di animali, lo sfruttamento di giovani ragazze considerate come “schiave” a lungo termine al servizio di nuove spose considerate come “nobili”, ha aggiunto la stessa fonte.

Moussa Soumaré ha anche annunciato che la popolazione si impegna ad “evitare ogni atto di esclusione legato alla pratica della schiavitù e a promuovere l’inclusione nelle attività e nelle cerimonie comunitarie”, e a garantire l’accesso di tutti ai luoghi di culto, ai centri sanitari, alle scuole, ai luoghi di svago o a qualsiasi spazio pubblico.

La carta prevede anche l’istituzione di un quadro di consultazione e di dialoghi inclusivi da intraprendere sotto la guida dei capi villaggio e delle autorità amministrative e politiche, “per promuovere il ritorno degli sfollati, il perdono e la riconciliazione”.

Le medesime fonti ricordano che la pratica della schiavitù rimane diffusa nella regione di Kayes, anche se il Mali ha abolito la schiavitù nel 1905. 

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