Mali, la bandiera dei Wagner nel cielo di Kidal

di claudia
wagner

Un gruppo di mercenari del gruppo Wagner ha issato la bandiera del gruppo russo su Kidal, l’ultima importante città del nord del Mali che è appena stata ripresa dalle Forze armate maliane, a cui il gruppo russo di mercenari fa da ausiliario e formatore. Lo si è appreso da un video, che InfoMundi ha potuto verificare, pubblicato martedì sera su un gruppo Telegram legato proprio al gruppo Wagner.

“La bandiera della Wagner Pmc sventola orgogliosa nel cielo di Kidal”, si legge nel testo.

Nel video due miliziani russi issano una bandiera Wagner, di un insolito colore azzurro, sulla torre del Forte di Kidal. Già questa mattina presto altri video e altre foto, diffusi dal servizio di informazioni ufficiali dell’esercito del Mali (Dirpa), mostravano la bandiera del Mali sventolare sullo stesso torrione. Inoltre ieri sera la Dirpa ha diffuso un tweet in cui sostiene che l’innalzamento della bandiera Wagner su Kidal fosse in realtà una fake news, ma senza spiegare il perché. Un tweet che tuttavia mostra una certa seccatura da parte delle Forze armate del Mali.

Le immagini arrivano una settimana dopo l’ingresso delle Fama e dei Wagner a Kidal, ex-roccaforte dei ribelli Tuareg dell’Azawad, accolti da quelle poche centinaia di persone che ancora vi abitano. Il video dei Wagner dura pochi secondi ed è privo di audio: non è la prima volta che i mercenari russi issano la propria bandiera su un bastione appena conquistato (in contesti diversi, è successo in Siria ed è successo in Ucraina, è successo in Repubblica Centrafricana ed è successo in Libia, ora è successo nuovamente in Mali): da un lato queste immagini raccontano il ruolo, fondamentale, dei mercenari russi nella campagna militare di riconquista di Kidal ma, dall’altro, raccontano anche la subalternità dell’esercito maliano agli stessi Wagner, senza i quali difficilmente si sarebbero anche solo avvicinati a Kidal. Come, in effetti, cercavano di fare da almeno tre anni. Evidentemente, l’issare la bandiera Wagner su Kidal è un atto non politico ma di forza, non nuovo ai mercenari Wagner, che hanno un forte senso di appartenenza al gruppo (e proprio questo aspetto è fondamentale nel loro arruolamento e nella narrazione che i Wagner fanno di se stessi dentro e fuori dal gruppo).

Kidal è stata ripresa il 14 novembre al termine di un’offensiva durata un mese e mezzo: una vittoria altamente simbolica per la giunta militare al potere e per il suo leader, il colonnello Assimi Goita. I mercenari russi hanno svolto un ruolo decisivo nella ripresa della loro roccaforte dai separatisti tuareg: dalla sera del 14 novembre sono circolate sui social network due tipi di immagini, molte con alcuni di loro che entravano in città a bordo di mezzi blindati o appollaiati su motociclette e altrettante che mostravano i resti dei droni Bayraktar Tb2 dell’aeronautica del Mali distrutti o abbattuti dai ribelli. Un ufficiale maliano ha detto a Jeune Afrique che “diverse unità dell’esercito sono state coinvolte nell’operazione. Erano sotto la diretta supervisione degli uomini di Wagner. Sono loro che erano in prima linea a Kidal”. 

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