Lotta all’Hiv, lo Zimbabwe approva un nuovo farmaco per la prevenzione

di claudia

Lo Zimbabwe è diventato il primo Paese in Africa e il terzo al mondo ad aver approvato un farmaco per la prevenzione dell’HIV recentemente raccomandato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), la quale aveva lanciato l’allarme proprio all’inizio dell’estate sul rialzo dei casi di nuove infezioni nel mondo.

L’approvazione di una nuova procedura, la cabotegravir iniettabile a lunga durata d’azione (CAB-LA) arriva proprio in un Paese che detiene i più alti numeri registrati nell’Africa subsahariana solo il confinante Sudafrica ha tassi di contagio più alti). Dopo una diffusione forsennata dell’HIV nel Paese, esplosa negli anni Novanta e proseguita senza freni, negli ultimi quindici anni, anche grazie alle campagne di sensibilizzazione del governo, il numero dei sieropositivi in Zimbabwe ha cominciato a scendere, per poi stabilizzarsi ai minimi storici a partire dal 2015. 

Il farmaco di prevenzione dell’hiv potrebbe significativamente ridurre il rischio di contrarre il virus e salvare milioni di persone. L’utilizzo di cabotegravir in Zimbabwe ha il pieno sostegno dell’Oms ed è già stato approvato dalle autorità di regolamentazione anche negli Stati Uniti e in Australia, riporta il Guardian.

I ricercatori hanno osservato che le iniezioni di CAB-LA ogni due mesi si sono rivelate non solo sicure e tollerate dai pazienti, ma con un alto grado di efficacia nelle riduzione dei rischi, riporta Africanews.

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