Libia | Salamé dà le dimissioni

di Enrico Casale
salamé

Ghassan Salamè, inviato delle Nazioni Unite in Libia, ha rassegnato le dimissioni chiedendo ad Antonio Guterres, segretario generale dell’Onu, di essere sostituito nell’incarico. Guterres ha annunciato di aver accettato le dimissioni. La decisione di gettare la spugna è dettata da ragioni di salute. Salamé ha detto di essere sottoposto a un livello di stress insostenibile. Uno stress che gli deriva da mesi e mesi di doppi giochi, di manovre a tradimento che i principali Paesi interessati alla Libia (Usa, Russia, Egitto, Emirati, Turchia, Arabia saudita, Sudan) stanno conducendo sulla pelle del Paese nordafricano

«Per due anni ho cercato di riunire i libici – ha detto Salamé che è un professore di nazionalità libanese -, di frenare le interferenze esterne e preservare l’unità del Paese. Dopo il vertice di Berlino è stata emessa la risoluzione n. 2510 e sono state lanciate le tre piste (di negoziato politico, ndr) nonostante l’esitazione di alcuni: oggi dichiaro che la mia salute non consente più questo tasso di stress, perciò ho chiesto al segretario generale di sollevarmi dall’incarico augurando alla Libia pace e stabilità».

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