Le storie di African Dreamers al RomAfrica Film Festival

di claudia

Cinque storie, cinque giovani donne africane che provano a cambiare il loro destino. Nonostante tutto. Questo racconta il film documentario “African dreamers – cinque storie vere”, che verrà proiettato domani, venerdì 14 luglio alle ore 17.00 alla Casa del Cinema di Roma nell’ambito della nona edizione del RomAfrica Film Festival. Tre giornate, dal 14 al 16 luglio, per raccontare il continente africano attraverso film, cortometraggi, documentari e incontri con gli ospiti.

Quello di “African dreamers” è un viaggio lungo oltre tre anni, in quattro paesi africani, compiuto dal collettivo di autori Hic Sunt Leones, un gruppo di amici prima di ogni altra cosa, che hanno amato e amano l’Africa. Un viaggio per raccontare le lotte, le sofferenze e i piccoli successi quotidiani di Wangare e Grace, Deborah, Marveille e Mariam che hanno deciso di restare in quei luoghi da dove sono in molti a partire. Per provare a cambiare la loro difficile vita, lottando contro i pregiudizi, le credenze, le violenze e le culture antiche che troppo spesso negano diritti universali. Così percorrendo piste polverose, baraccopoli e paesaggi mozzafiato, le loro storie prendono prepotentemente il sopravvento.

“Continuerò a lottare affinché le ragazze crescano, diventino donne senza essere mutilate. Tutte le ragazze africane devono diventare donne e poter sognare. Sono sicura che tutto ciò sia possibile” è la frase pronunciata da Nice Nailantei Leng’ete. Nice è la sesta protagonista di questo film documentario, una donna masai, che lotta da anni per i diritti delle giovani africane. La sua storia è quella che ha ispirato tutto il progetto, prima quello della campagna #dallapartedinice e poi del film. Nel 2018 Nice è stata inserita nella lista delle 100 persone più influenti al mondo dalla rivista Time.

“Con African dreamers – dicono gli autori – vogliamo provare a dar voce a quella parte di mondo che molto spesso non ha voce. Quella parte più debole della società africana: le bambine, le ragazze e le giovani donne. Lo abbiamo fatto anche coinvolgendo tanti che si sono appassionati a queste storie come alcune attrici e attori del cinema e teatro che hanno dato la voce a queste storie”.

Le voci amiche sono quelle di Lella Costa e Saba Anglana, Giulia Michelini e Silvia Salvatori, Simona Cavallari e Stella Egitto. Con loro anche Claudio Castrogiovanni e Ignazio Oliva.

Cinque storie che si intrecciano, cinque voci, accompagnate da una narrazione asciutta, che lascia parlare le immagini, i suoni, i colori.

“Vogliamo farvi immaginare l’Africa che non immaginate. Questa è la nostra la missione. Quell’Africa di cui non sentiamo la voce, nemmeno un flebile respiro, sulle nostre quotidiane cronache. Noi sette abbiamo deciso che quelle cronache, semplici storie di coraggio e di libertà diventino le nostre e le vostre storie”.

Gli Hic sunt Leones sono Roberto Cavalieri, Francesco Cavalli, Davide Demichelis, Angelo Ferrari , Raffaele Masto, Alessandro Rocca, Luciano Scalettari.

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