Le promesse dall’export di idrogeno verde

di claudia

di Celine Nadler

L’Africa potrebbe catturare fino al 10% del mercato globale dell’idrogeno verde, contribuendo a creare fino a 3,7 milioni di posti di lavoro e aggiungendo fino a 120 miliardi di dollari al prodotto interno lordo (Pil) del continente. Questo è lo scenario presentato in un rapporto storico pubblicato congiuntamente da Masdar e dalla sua piattaforma Abu Dhabi Sustainability Week a margine della recente Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (COP27).  

Le abbondanti risorse solari ed eoliche dell’Africa potrebbero essere sfruttate per produrre da 30 a 60 milioni di tonnellate all’anno (mtpa) di idrogeno verde entro il 2050, ossia circa il 5-10% della domanda globale, secondo il rapporto Africa’s Green Energy Revolution: Hydrogen’s role in unlocking Africa’s untapped renewables, prodotte con il supporto analitico di McKinsey & Company. Il rapporto rileva che un’industria africana dell’idrogeno con tale capacità produttiva creerebbe probabilmente da 1,9 a 3,7 milioni di posti di lavoro e aumenterebbe il Pil di ben 60-120 miliardi di dollari entro il 2050.

L’Africa, vicina ai centri della domanda in Europa e in Asia, potrebbe costruire un settore dell’idrogeno orientato all’esportazione, suggerisce il rapporto, osservando che le esportazioni di energia africana tramite idrogeno verde e derivati ​​raggiungerebbero da 20 a 40 mtpa entro il 2050, mentre i restanti 10-20 mtpa servirebbero la domanda interna di idrogeno, contribuendo a promuovere l’elettrificazione delle comunità africane e offrendo altri benefici socioeconomici.

Abilitare la produzione su una scala di 30-60 mtpa richiederebbe tra 1.500 e 3.000 terawattora (TWh) di energia rinnovabile, equivalente a più di 50 volte l’attuale produzione totale dell’Africa da solare ed eolico, afferma il rapporto. La quota maggiore degli investimenti (320-610 miliardi di dollari) andrebbe alle rinnovabili necessarie per produrre l’idrogeno, seguite dagli impianti di elettrolisi (115-220 miliardi di dollari). Per i progetti di esportazione, invece, la maggior parte del capitale necessario dovrebbe provenire da investitori stranieri, secondo il documento. 

Esistono attualmente accordi per l’esplorazione di idrogeno verde dal nord al sud dell’Africa: in Egitto, dove Globeleq, una società elettrica indipendente in Africa, svilupperà un impianto su larga scala all’interno della zona economica del Canale di Suez; in Sudafrica, partner del Regno Unito nel progetto di sbloccare opportunità di idrogeno verde; e in Namibia e in Uganda, dove HDF Energy svilupperà il settore, anche attraverso. 

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