Le Ong tornano nel Canale di Sicilia

di Enrico Casale
Viking

L’organizzazione umanitaria di soccorso Sos Méditerranée ha ripreso le operazioni al largo delle coste libiche con una nuova nave, dopo che l’ultima è stata costretta a interrompere il suo lavoro da parte dei governi europei. La sua nuova nave, l’Ocean Viking, batte bandiera norvegese. L’equipaggio di 31 persone comprende nove operatori sanitari di Medici Senza Frontiere, organizzazione partner si Sos. Sos Méditerranée aveva sospeso le operazioni dalla sua precedente nave, Aquarius, dopo che gli era stato negato l’ingresso in Italia.

Migliaia di migranti cercano di attraversare il Mediterraneo per raggiungere l’ Europa. La Libia è il loro punto di partenza. Coloro che compiono l’attraversata viaggiano in navi in cattive condizioni e sovraffollate. Molti muoiono annegati o di stenti. Ma dalla metà del 2017, il numero di spostamenti dei migranti è diminuito drasticamente. Il declino è dovuto in gran parte agli sforzi dell’Italia e di altri Paesi dell’Unione europea per incoraggiare la Libia a impedire ai migranti di attraversare il Mediterraneo, una politica condannata dalle organizzazioni per i diritti umani.

La co-fondatrice di Sos Méditerranée, Sophie Beau, ha detto alla Bbc che nessuna nave di soccorso operava attualmente nell’area e che i gruppi umanitari non avevano altra scelta che intervenire. «Abbiamo fondato Sos Méditerranée nel 2015 – ha dichiarato -. Da allora siamo riusciti a salvare 30.000 persone, ma ce ne sono state molte di più che sono state salvate da altre navi, incluse le navi militari. Ma al momento c’è un vuoto, quindi noi civili, facciamo tutto il possibile dove c’è un grave fallimento degli stati. Possiamo farlo e dobbiamo farlo».

Ha aggiunto che la legge marittima internazionale è a favore della loro posizione. A gennaio, un rapporto delle Nazioni Unite diceva che nel 2018 sei migranti sono morti ogni giorno nel tentativo di attraversare il Mediterraneo. L’Organizzazione internazionale per le migrazioni afferma che almeno 426 persone sono morte nel tentativo di attraversare il Mediterraneo centrale quest’anno.

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