“L’Africa non ha scuse per essere povera”, il duro j’accuse della Banca Africana dello Sviluppo

di Valentina Milani

Di Valentina Giulia Milani

Con 6,2 trilioni di dollari di risorse naturali, il 65% delle terre coltivabili incolte del mondo e una vivace popolazione giovanile, l’Africa non ha scuse per essere povera. Lo ha dichiarato il presidente del Gruppo Banca Africana di Sviluppo (Afdb), Akinwumi Adesina, il quale ha affermato che “il continente deve guardarsi dentro con urgenza per risolvere le sue numerose sfide” e ha esortato i cittadini a ritenere i governi responsabili della povertà.

Da una nota dell’Afdb si apprende che il presidente della Banca ha fatto questo appello nei giorni scorsi a Lagos, dove ha tenuto una conferenza in occasione del 40° anniversario del The Guardian, il principale quotidiano indipendente della Nigeria. La conferenza si è svolta all’insegna del tema “Perché il mondo rispetti l’Africa”.

Adesina, che nel 2021 ha vinto il premio “Uomo dell’anno” del The Guardian, ha sottolineato che l’Africa non dovrebbe trovarsi nella situazione attuale e ha esortato le nazioni ricche di risorse a rafforzare il buon governo, la trasparenza, la responsabilità e le politiche di sana gestione per invertire la rotta.

“Considerando le vaste risorse naturali di cui dispone, l’Africa deve diventare un continente che coltiva una ricchezza inclusiva e ben distribuita. Se gestiamo bene le nostre risorse naturali, l’Africa non ha motivo di essere povera”, ha detto. “Come mai siamo ancora poveri? Dobbiamo semplicemente tirarci su le maniche, eliminare la corruzione e gestire le nostre risorse nell’interesse dei nostri Paesi e della nostra gente”, ha aggiunto Adesina.

Ha poi spiegato: “L’Arabia Saudita ha il petrolio, come la Nigeria. Il Kuwait ha petrolio, come la Nigeria. Il Qatar ha gas in abbondanza, come la Nigeria e altri Paesi. Eppure, la Nigeria è il Paese africano con la più grande percentuale di popolazione che nel 2023 vivrà al di sotto della soglia di povertà estrema. È chiaro che c’è qualcosa di fondamentalmente sbagliato nella nostra gestione, o meglio nella cattiva gestione, delle nostre risorse naturali”.

Secondo Adesina quindi “l’Africa ha bisogno delle giuste politiche, degli investimenti, delle infrastrutture, della logistica e dei finanziamenti… Dobbiamo fare in modo che tutto questo sia guidato da una forza lavoro altamente qualificata, dinamica e giovane”, ha detto alla platea di ministri e altri alti funzionari governativi, ex governatori di Stato, dirigenti d’azienda, accademici e media presenti all’evento del The Guardian.

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