La Somalia è il primo paese in Africa per attacchi ai giornalisti

di claudia
giornalismo

E’ la Somalia il paese africano che ha fatto registrare il maggior numero di attacchi ai giornalisti per lo svolgimento della loro attività professionali. E’ quanto emerge dal rapporto di ottobre sugli attacchi alla stampa realizzato dall’International Press Institute (IPI), l’ organizzazione non governativa i cui fini essenziali sono la difesa e la promozione della libertà di stampa nel mondo. Secondo il documento sono stati 14 i casi identificati in Somalia, dove giornalisti indipendenti e società civile sono stati oggetto di attacchi crescenti a causa dell’escalation della violenza e del deterioramento delle condizioni di sicurezza a causa degli scontri in corso tra le forze governative e il gruppo armato islamista Al-Shabab.

L’11 ottobre, il giornalista e segretario generale del Sindacato giornalistico somalo (SJS), Abdalle Ahmed Mumin, è stato arrestato due volte dalle forze di sicurezza dello stato, dopo che il SJS si era espresso contro una nuova direttiva del governo volta a combattere la propaganda terroristica che secondo la comunità dei media limitava la libertà di stampa. Secondo SJS, più di 40 organi di stampa online sono stati rimossi a seguito di questa direttiva. Il 29 ottobre, il giornalista Mohamed Isse Koonaa è stato ucciso  e altri due sono rimasti feriti in un attentato suicida a Mogadiscio, che ha ucciso anche più di 100 persone. Secondo i dati dell’IPI, gli attori statali, come gli agenti della sicurezza o la polizia, sono coinvolti in circa l’80% degli incidenti registrati.

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