a cura di Claudia Volonterio
Migliaia di adolescenti americane scelgono abiti africani, realizzati in particolare da stilisti nigeriani e ghanesi, per il ballo di fine anno. Un fenomeno nato sui social che si è trasformato in un business internazionale.
La moda africana sta vivendo un momento d’oro, con giovani designer che conquistano il loro spazio sulle passerelle internazionali. Una di queste, forse meno glamour ma altrettanto importante, è quella dei celebri balli di fine anno negli Stati Uniti. Sono sempre di più le adolescenti americane a scegliere di indossare per quest’occasione un abito realizzato da stilisti africani, soprattutto della Nigeria e del Ghana. Un fenomeno, racconta la Bbc, esploso grazie ai social media.
Per questo evento considerato un rito di passaggio e al contempo un’affermazione della propria personalità e stile, l’abito deve parlare e la moda africana ha tutti gli strumenti per farsi ricordare. “Volevo una storia da indossare, qualcosa che dicesse: ‘Questa sono io, e queste sono le mie radici'” racconta Brianna, una giovane studentessa di origini haitiane e dominicane. La sua scelta è ricaduta su un abito nero in pizzo, ricamato con perline e paillettes, un tessuto appartenente al design tradizionale yoruba.
Il gesto semplice ed efficace di pubblicare sui social la foto del suo abito nigeriano ha portato a un risultato inaspettato: più di un milione di visualizzazioni. Numeri che raccontano un rinnovato interesse per la moda del continente. Grazie a TikTok e Instagram, il fenomeno è diventato virale (#AfricanPromDress ha oltre 61 milioni di visualizzazioni) e da trend si è trasformato in un business internazionale.
Alcuni stilisti africani, intervistati dalla Bbc, hanno raccontato infatti di realizzare migliaia di abiti ogni anno destinati agli Stati Uniti. La stilista nigeriana Shakirat Arigbabu, Ceo di Keerah’s Fashion Cave riferisce percentuali altissime: “Il 98% dei vestiti che abbiamo fatto sono andati negli USA. Abbiamo lavorato a turni per rispettare le scadenze”. I prezzi di questi abiti dall’estetica audace, definita spesso “afrofuturista” o ispirata ai matrimoni yoruba, oscillano tra i 600 e i 1000 dollari, meno rispetto a quelli che si trovano negli Stati Uniti per l’occasione.
Un prezzo che le giovani sono disposte a pagare, soprattutto se permette loro di distinguersi e di celebrare le proprie radici, per quanto riguarda le studentesse con radici africane, caraibiche o latinoamericane. Ma questo tipo di abiti, vistosi, particolari e più accessibili hanno conquistato le teenager statunitensi in generale, non necessariamente della diaspora. L’abito disegnato da un designer ghanese o nigeriano oggi è scelto per il “Prom” (ballo di fine anno) per la qualità del design e, grazie ai social, perché fa tendenza.



